- scritto da Violetta Breda
- categoria Innovativi
Bioschiuma isolante da materiali di scarto: la scoperta di un team tedesco
I ricercatori tedeschi dell’università di Friburgo stanno sviluppando un nuovo tipo di bioschiuma isolante prodotta con materiali di scarto da utilizzare in edilizia e dalle caratteristiche completamente ecologiche ed ecosostenibili. Il lavoro di ricerca del team consiste nell’eliminare la componente di petrolio e suoi derivati dai prodotti in commercio, come già accade per molti prodotti destinati all’uomo, grazie allo studio delle proprietà del tannino.
COS’E’ IL TANNINO
Il tannino è un composto polifenolico presente negli estratti vegetali, in particolare nella corteccia delle alberi, in grado di migliorare la capacità di conservazione del legno. Ad oggi questa sostanza è considerata un materiale di scarto: una volta tagliato il legno, viene gettato via. Invece in questo modo verrebbe utilizzato immediatamente e prelevato dagli scarti di legno e impiegato nella lavorazione industriale senza costi aggiuntivi.
Recuperato e lavorato, questo materiale consentirebbe di ricavare una bioschiuma ad alto isolamento termico, basso impatto ambientale e con caratteristiche ignifughe da impiegare nel settore dell’edilizia residenziale. Inoltre i ricercatori del team tedesco sperano di espandere questa ricerca anche a favore del settore automobilistico, trasformandola in carburante per auto.
IL PROGETTO A FRIBURGO
Il progetto BioFoamBark è stato avviato un anno fa circa presso l’università di Friburgo, guidato dal dottor Marie–Pierre Laborie ed è stato finanziato con 15.000 euro dall’associazione Fraunhofer, operante nel settore dei sistemi a energia solare, grazie al premio German High–Tech Champion, ma anche da numerosi partner internazionali da Italia, Spagna, Finlandia, Slovenia e Francia.
UN PROGETTO SIMILE…
Questo progetto è del tutto simile ad un altro, avviato in Israele, che ha avuto inizio quando uno studente dell’Università Ebrea di Gerusalemme ha iniziato a produrre bioschiuma estraendola da materiali di scarto. Ad oggi egli è a capo di una società impegnata nella ricerca e nella trasformazione di biomasse di scarto in materiali utilizzabili nell’industria e nel campo dell’ingegneria elettronica.