- scritto da Redazione
- categoria Curiosità ecosostenibili
Le scelte sostenibili dell’Unione Europea. Meno consumi, più rinnovabili
L’Europa ha sempre svolto un ruolo di primo piano nella politica di risparmio energetico, fin dal contestatissimo protocollo di Kyoto infatti ha spinto per un maggiore impegno nella riduzione di emissioni e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. La Commissione Europea ha lanciato diverse campagne per favorire lo sviluppo di una coscienza comune riguardo alla sostenibilità e soprattutto per finanziare
un mercato che ancora stentava a decollare.
LE INIZIATIVE DELL’EUROPA PER INCENTIVARE IL RISPARMIO ENERGETICO
Il pacchetto “Clima – Energia”
Nel 2009 il Parlamento Europeo approva il pacchetto “Clima – Energia” volto a conseguire la riduzione del 20% di emissioni di gas serra, portare al 20% il risparmio energetico e aumentare al 20% l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili nel 2020 (20–20–20) e all’interno del quale vengono lanciati diversi programmi: Thermie e Save ne sono un esempio. Il primo si occupava di promuovere le attività atte a favorire l’applicazione pratica di nuove tecnologie energetiche ad alto rischio economico o tecnico mentre il secondo era destinato ad incentivare misure di efficienza energetica in tutti i settori.
La campagna SEE: Sustainable Energy Europe
Inoltre con la campagna SEE (Sustainable Energy Europe) l’Unione vuole aumentare la sensibilizzazione pubblica e l’uso razionale dell’energia partendo dagli stessi attori del consumo energetico: istituzioni, cittadini e professionisti.
Il patto dei sindaci
Proprio per questo motivo viene lanciato il “Covenant of Majors”, il Patto dei sindaci, che si ripropone di ottenere gli obiettivi del “20–20–20” a cominciare proprio dai comuni dell’Unione che intendono sottoscrivere l’accordo. A un anno dalla firma i comuni sono obbligati a realizzare un inventario di base delle emissioni e a redigere un SEAP (Sustainable Energy Action Plan) a cui le diverse amministrazioni dovranno attenersi per conseguire dei risultati che verranno poi valutati annualmente. La difficoltà consiste nel mantenere concretamente questi impegni ed evitare che rimangano soltanto degli spot elettorali.
La strada sembra quella giusta e nonostante tutte le difficoltà economiche e politiche che stiamo affrontando, l’Unione Europea legifera su molti aspetti delle nostre istituzioni e del nostro modo di vivere. Siamo cittadini europei, crediamo in qualcosa di buono!
Fonti | CampagnaSeeItalia.it | PattoDeiSindaci.eu