XX edizione della Giornata Fai di Primavera. Il resoconto

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Un fiume ininterrotto di visitatori – 600.000 presenze – ha partecipato alla XX edizione della Giornata Fai di Primavera lo scorso sabato 24 e domenica 25 Marzo. Una festa che si è svolta in tutta Italia, durante la quale è stato possibile conoscere e visitare con un contributo libero luoghi d’arte e di storia solitamente inaccessibili al pubblico, guidati da apprendisti Ciceroni – 15.000 studenti delle scuole superiori – e con l’aiuto di 7.000 volontari.

Il Fondo Ambiente Italiano – fondazione senza scopo di lucro che tutela arte, natura e paesaggio – ha reso possibile l’apertura a tutti, di 670 beni, tra palazzi e ville, luoghi di culto e teatri, castelli e torri, musei e biblioteche, aree archeologiche e naturalistiche, giardini e cortili. Tra questi, 48 siti che il Fai ha salvato e restaurato, come ad esempio il Giardino della Kolymbetra, sito archeologico compreso nel Parco della Valle dei Templi di Agrigento, concesso gratuitamente dalla Regione Sicilia per 25 anni alla fondazione.

Tra i vari eventi, a Roma è stata eccezionalmente aperta al pubblico la cinquecentesca Villa Madama, opera di Raffaello e Giulio Romano; il seicentesco Complesso Borrominiano dell’Oratorio dei Filippini e l’Acquedotto Claudio–Felice; a Milano è stato possibile visitare il Palazzo della Banca d’Italia e l’Accademia delle Belle Arti di Brera; a Napoli le Catacombe di San Gennaro ed a Venezia il Negozio Olivetti progettato da Carlo Scarpa.

La fondazione, oltre a sensibilizzare ed educare ai valori culturali e paesaggistici, raccoglie segnalazioni di siti o edifici in stato di abbandono o minacciati da pericoli, intervenendo lì dove è possibile. Tutti noi possiamo contribuire con piccole azioni alla salvaguardia del nostro paesaggio e patrimonio storico–artistico, tutelati dall’articolo 9 della Costituzione Italiana e – come ha sostenuto il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in un video–messaggio di presentazione dell’evento Fai – da valorizzare per creare occupazione e sviluppo. Il Presidente ha inoltre auspicato che le politiche a favore dei beni culturali siano lungimiranti e continuative, al fine di rilanciare l’immagine nel Mondo del nostro paese e per migliorare la qualità della vita degli italiani. Abbandonando logiche speculative e contrastando le brutture, il Capo dello Stato ha affermato che bisogna intervenire preventivamente nelle zone a rischio di dissesto idro–geologico e sismico, praticando politiche agricole che salvaguardino il territorio.

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LA GIORNATA FAI A BARI
Nel capoluogo pugliese è stata eccezionalmente aperta al pubblico la sede della Banca d’Italia su Corso Cavour. Ecletticamente neoclassica, è stata inaugurata il 28 ottobre 1932 ed è collocata tra il Teatro Petruzzelli e il Palazzo della Camera di Commercio. Progettata dall’ingegnere Accolti Gil, il palazzo ha un aspetto monumentale ed è costituito da un piano interrato e da quattro piani fuori terra. L’eleganza delle facciate si rispecchia all’interno nel salone del pubblico, decorato con vetrate artistiche dei velari a soffitto in stile liberty, da uno scalone rivestito di marmi pregiati che conduce alla sala del consiglio con soffitto a cassettoni e da una serie di bassorilievi in marmo di Carrara eseguiti dalla scultore bergamasco Gianni Remuzzi che decorano le pareti dell’atrio e del salone del pubblico.

Si spera in una maggiore scioltezza burocratica e politica per facilitare l’organizzazione di questi eventi e consentire la massima partecipazione possibile, visto che non tutti i visitatori, dopo aver fatto lunghe code all’ingresso, hanno fatto in tempo ad entrare.