Fattori per il raggiungimento della “Grid Parity Fotovoltaica”

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La “Grid Parity”, è una neolocuzione in lingua inglese che indica il pareggio tra il prezzo dell’energia elettrica prodotta da sorgente rinnovabile e il prezzo dell’energia tradizionale. La Grid parity fotovoltaica rappresenta un obiettivo strategico per tutto il settore: il sistema di produzione di energia pulita dal sole è stato fortemente sostenuto in Italia e in Europa dal sistema incentivante statale. Nel nostro Paese attualmente

la creazione di impianti fotovoltaici per l’autoconsumo e per la vendita è trainata economicamente dai vantaggiosi prezzi con i quali il Gestore dei servizi Energetici (GSE) acquista la corrente elettrica fotovoltaica; i prezzi e i tipi di impianti incentivabili sono indicati nel DM 5 maggio 2011 (Quarto Conto Energia). Da più parti si assicura che l’energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici nei prossimi anni sarà così economica che sarà preferibile in termini di costo a quella da fonte non rinnovabile.

Qualche anno fa si riteneva di raggiungere la parità di costo nel 2015. Il trend di crescita esponenziale del mercato fotovoltaico permetterà di raggiungere nella nostra penisola questo traguardo nel 2013 o al massimo nel 2014. Sono stati effettuati degli studi scientifici per prevedere quando sarà raggiunto questo obiettivo. In Italia i risultati dello studio del dipartimento di Ingegneria Elettrica dell’università di Padova, affermano che i primi impianti a conquistare la “parità con la rete” in Italia saranno quelli di tipo industriale da 200 kW nelle regioni meridionali, tagliando il traguardo nel 2013. L’anno successivo sempre al Sud sarà il turno della tipologia di impianto residenziali da 3 kW. Negli studi previsionali si è ipotizzato che tutta l’energia prodotta dai pannelli sia destinata all’autoconsumo, per entrare in diretta concorrenza con quella acquistata dai grandi fornitori di energia elettrica.

Il raggiungimento della grid parity non sarà temporalmente omogenea per tutto il territorio italiano. Regioni meridionali italiane possono raggiungere questo importante obiettivo sicuramente prima di quelle settentrionali, in questo caso gli investimenti nel Mezzogiorno sono molto produttivi. Nelle nostre isole di piccole dimensioni che sono prevalentemente alimentate a gasolio, causa di visibile inquinamento atmosferico e grandi inefficienze energetiche, la grid parity è già abbastanza vicina; esempi lampanti di queste inefficienze sono Stromboli e Pantelleria.

Quali sono quindi i macrofattori che influenzano il raggiungimento della grid parity?

Indubbiamente fattore principale è la radiazione solare globale che è in funzione della posizione geografica, della conformazione territoriale e climatica. Possiamo avere una evidente conferma di questo dall’immagine fornita dal sito della Comunità Europea.

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Il secondo fattore che condiziona la grid parity è il prezzo delle fonti di energia tradizionali. L’aumentare del prezzo dei combustibili fossili è un elemento che rende favorevole la produzione elettrica da tecnologia fotovoltaica.

Il terzo ma non minore elemento da tenere in forte considerazione è il prezzo delle componenti tecnologiche che realizzano un impianto fotovoltaico: ( moduli , inverter, cavi, connessioni ); finora i prezzi al consumatore di queste componenti hanno un trend discendente.

Altri particolari che possono spingere o frenare il pareggio economico sono gli aspetti burocratici, procedurali e finanziari degli investimenti nel fotovoltaico, su questo fronte ci si augura un sistema ancora più snello e veloce di quello attuale.

Perchè è importante la grid parity? Attualmente il sistema incentivante per la produzione di energia elettrica da fotovoltaico grava anche se in minima parte sulle bollette dei cittadini; quando il mercato di questa primaria fonte rinnovabile camminerà solo grazie alle sue gambe, anche l’opinione pubblica avrà la reale percezione della sostenibilità economica della tecnologia fotovoltaica. Quando questo avverrà su scala globale non ci saranno più scuse per non scegliere quando è possibile questa fonte energetica sostenibile.

Immagine 2 | re.jrc.ec.europa.eu












Stefano Liberati

Stefano Liberati Architetto

Nasce a Roma dove vive da sempre. Ricorda gli anni universitari come i più stimolanti della propria vita. Crede che viaggiare sia estremamente importante per diventare un buon architetto. Ascolta musica mentre progetta al computer e trascorre il tempo libero con le persone che ama. Sposato da poco è in attesa che la famiglia si “allarghi”.