- scritto da Federica Lipari
- categoria Curiosità ecosostenibili
Compost toilets: i water a secco
Il concetto di “rifiuto” è figlio della società consumistica contemporanea. Nelle società precedenti, infatti, ogni prodotto di scarto di una produzione era considerato una risorsa per un’altra. Ciò è valido anche per i rifiuti prodotti dagli esseri viventi. Sappiamo tutti bene, anche chi non ha esperienza diretta, che le feci degli animali sono un prezioso alleato nelle società contadine e sappiamo anche che c’è chi le utilizza persino come materiale da
costruzione. Eppure queste conoscenze, seppur antiche e preziose, non sembrano aver avuto la capacità di essere sviluppate nelle società urbane contemporanee. Oggi per esempio potremmo utilizzare i compost toilets, cioè i water a secco poiché il funzionamento attuale dei nostri servizi igienici è basato sulla totale assenza della preoccupazione del domani. Eppure tutto ciò che è organico può costituire in realtà una risorsa preziosa se, scevro da sofisticazioni ulteriori, viene ridato alla terra.
Ma logica che ha caratterizzato le nostre città fino a questo momento è stata quella di risolvere un problema non appena questi si verificava, sovrapponendo complessità alla complessità e non tenendo in nessun conto come l’ambiente avrebbe reagito. In parole povere non si teneva a mente il ciclo completo delle nostre azioni, confidando ciecamente nel progresso tecnologico.
In questo senso, i servizi igienici senza uso di acqua propongono una risoluzione semplice e concreta.
Il sistema del compostaggio, nonostante fosse utilizzato in qualche forma, non era ancora ben noto e compreso scientificamente fino al 1930, troppo tardi per poter influenzare l’ormai diffuso sistema a cacciata d’acqua. Questo sistema rappresentava la soluzione più facile ed immediatamente eseguibile. Gli anni Trenta segnano il passaggio generalizzato ai wc a cacciata d’acqua, che vengono anche codificati e resi obbligatori dalle leggi e dai regolamenti edilizi. Intorno al 1940, iniziano ad essere prodotti a prezzi contenuti, i sanitari prefabbricati in porcellana bianca, divenuto molto diffusi solo dopo il 1950. Intanto in Cina ed in Vietnam vengono condotte esperienze nuove e a loro modo rivoluzionarie sul compostaggio, con lo sviluppo, su scala nazionale, di sistemi senza uso di acqua e igienicamente sicuri. Si interessano di questa ricerca anche Paesi occidentali tra i più avanzati e civili come Svezia, Olanda e Israele.
Oltre al compost è possibile trattare i rifiuti con l’incenerimento, pratica che però non è molto pratica né economica.
I PRINCIPALI VANTAGGI DEI SISTEMI SENZA USO DI ACQUA
Non utilizzando acqua, non ne sprecano.
Trasformano gli escrementi in concimi nutritivi per l’agricoltura.
Non inquinano pozzi, sorgenti e falde acquifere.
Un altro esempio di come le risposte a problemi complessi possano essere suggeriti dalla semplice osservazione della Natura. Inoltre non dimentichiamo che sperimentare sistemi in armonia con l’ambiente significa assumersi la responsabilità delle nostre azioni.