- scritto da Valentina Cursio
- categoria Arredamento
La natura come strumento per il design
La biomimesi, o “imitazione della natura”, diventa protagonista negli oggetti di design. Gli esseri viventi utilizzati come spunto già nella progettazione architettonica, sono uno spunto interessante anche nella creazione di arredi e utensili per via della loro forma, della loro funzione o del tipo di materiale, sia a livello macroscopico che microscopico. Vediamo insieme qualche esempio di come organismi e biologia sono stati fonte di ispirazione per alcuni designer..
In copertina: Radiolaria, Bernotat & co
Biomimetica: quando il design si ispira alla natura
NATURA PROTAGONISTA: LAMPADE COME PROTOZOI E CONCHIGLIE
Le forme degli organismi viventi sono state grandi ispiratrici di numerosi oggetti di design, forse per la loro essenziale semplicità. In modo particolare per elementi di illuminazione. Radiolaria, ad esempio, di Bernotat & co., è il nome dato ad alcune lampade aventi forma di radiolari, cioè protozoi caratterizzati dallo scheletro siliceo, la cui forma artistica è stata analizzata in modo approfondito nel trattato “Kunstformen der Natur” (1904) scritto da Ernst Haeckel.
I radiolari hanno la forma regolare di poliedri, e risultano dunque anche idonee per utilizzi nel campo del design. Le lampade di forma poliedrica, che possono essere appese al soffitto, realizzate in tessuto, imitano persino il fenomeno della bioluminescenza (“glow–in–the–dark–effect”), producendo alcuni bagliori di luce anche dopo essere state spente, così come alcuni protozoi emettono luce attraverso particolari reazioni chimiche, nel corso delle quali l’energia chimica viene convertita in energia luminosa.
Anche Lamp Couture, ad esempio ha presentato lampade di forma organica, che ricordano le conchiglie, sempre realizzate in tessuto, che si ispirano al mondo della moda ed agli elementi naturali.
MATERIALI ECOLOGICI E ALBERI
Nella visione di Gunnar Soren Petersen, Gren, ovvero “il ramo” (in danese), come parte di un albero, diviene modulo per sviluppare un nuovo elemento di arredo, comprensivo di più moduli, che funge da appendiabiti.
Gren light è un’evoluzione di quest’idea, prevedendo l’integrazione di elementi luminosi nella struttura, realizzata in legno.
Anche Marco Iannicelli ha prodotto Snappy tree friend, lampada creata con un ramo piuttosto spesso dalla forma che consente anche l’appoggio a terra, all’interno del quale è collocato un punto luminoso a led, che si accende muovendo la sommità del ramo.
Ontwerpduo, olandese, concepisce invece Light forest, struttura sviluppabile su soffitto e muri, che simula la crescita delle piante nella foresta, presentando episodi luminosi in posizioni ad hoc, suggerite dall’ambiente di installazione. Gli elementi luminosi hanno una forma simile a piccole campane.
Anche Folia lumina assume a tutti gli effetti la forma di una pianta, ma è a tutti gli effetti una lampada con illuminazione a led.
STUDI, RICERCHE, APPROFONDIMENTI PER APPLICAZIONI BIOMIMETICHE
La Hochschule für Gestaltung di Ulm sta svolgendo una serie di ricerche sul concetto di transliquido, attingendo da esempi di organismi viventi, per studiare flessibilità, rigidità, solido e liquido, nonché il concetto di superficie dinamica, di isotropia ed anisotropia. Questi studi possono essere applicati ai materiali per il design.
Lilian van Daal ha utilizzato il termine “biomimicry” (“biomimesi”) in riferimento a particolari sedute, aventi sezioni che riproducono i tessuti organici.
Analisi della natura condotte, dunque, su vari livelli ed in vari campi, per poi applicare i risultati in ambito progettuale e tecnologico.