Il futuro del disegno con il BIM per ingegneri e architetti

Bim-recensione

La tecnologia nota come BIM – Building Information Modeling – pianta le sue radici alla fine degli Anni ’70, quando cominciò ad essere utilizzata dal professore Charles M. Eastman del Georgia Institute of Technology nelle sue pubblicazioni fino poi a divenire di uso comune con l’avvento dell’idea del cosiddetto “virtual building”. Il BIM consiste nella creazione e gestione del modello creato grazie a tutte le informazioni rilevate e/oelaborate per la progettazione di un edificio. Tali informazioni non si limitano alla fase progettuale o allo stato di fatto di un edificio ma riguardano il suo intero ciclo di vita: compresa la manutenzione, la fase dei consumi energetici e quant’altro.

Il termine BIM infatti comprende anche i CAD architettonici di ultima generazione che non offrono solo una visuale bidimensionale del disegno, ma permettono di gestire le sue componenti tridimensionali attraverso software che creano geometrie con precise collocazioni spaziali, nonché temporali consentendo cioè anche il movimento degli oggetti nello spazio virtuale.

Il modello generatopuò quindi essere utile per calcoli, verifiche e analisi non appena completato.

Edito in doppia lingua – inglese e italiana –, "Il futuro del disegno con il BIM per ingegneri e architetti” documenta l’evoluzione del Building Information Modelling e apre lo scenario dei software più diffusi al mondo che permettono di gestire in maniera rivoluzionaria dei modelli totalmente virtuali ma i cui risultati sono applicabili a casi reali.

“Il futuro del disegno con il BIM per ingegneri e architetti” raccoglie anni di ricerca teorica e pratica sull’innovativo metodo che sta cercando – e in molti casi ci sta riuscendo – di rivoluzionare la gestione e la comunicazione dei dati nel settore delle costruzioni che vediamo ormai in uno stato di frammentazione e complessità che nuoce al raggiungimento degli obbiettivi.

Il testo, nel primo capitolo chiarisce i possibili vantaggi degli strumenti BIM per i professionisti che maggiormente oggi ne fanno uso – Ingegneri e Architetti –, e paragona tali strumenti con i più noti e comunemente usati software CAD.

Il secondo capitolo riporta un resoconto sullo stato attuale a livello internazionale dei sistemi BIM e il terzo capitoloracconta dodici casi studio che dettagliano sia pregi che difetti di questi innovativi strumenti, offrendo le possibili alternative per ovviare agli eventuali difetti o lacune riscontrate grazie ai continui feedback dei numerosi utenti dei BIM. Molto interessante è il caso studio relativo alla “Modellazione parametrica, tempi e costi: 4D e 5D per il progetto”, in cui viene analizzato l’inserimento di un cantiere per la realizzazione del nuovo ufficio Stage & Job del Politecnico di Torino: utilizzando le tecnologie BIM è stato costruito un modello virtuale degli edifici che nella sua componente 4D consiste nell’evoluzione di un modello 3D integrato da un cronoprogramma in grado di visualizzare la sequenza temporale delle costruzioni, e nel modello 5D a tale modello in fase evolutiva sono state aggiunti i costi dei materiali e degli elementi di progetto. Il complesso processo descritto è servito a visualizzare tutti i momenti rappresentativi del cantiere come nella realtà e di poter elaborare delle considerazioni sia sulla sicurezza che sulle possibili interferenze in fase esecutiva di lavoro. Pensate alla qualità del risultato potendo prevedere a priori gli eventuali problemi delle fasi di realizzazione di un edificio. Oltre a contribuire ad un’implementazione della sicurezza dei lavoratori sottoposti ai rischi del cantiere, l’uso del BIM contribuisce a far risparmiare tempo e conseguentemente denaro.

Oggi, in una fase di grande sviluppo del BIM si tende a standardizzare le procedure per renderle più snelle e facilmente utilizzabili da tutti (basti riflettere sui tempi che ci vogliono per un’elaborazione tridimensionale che se invece scomposta in elementi base riproducibili in serie può essere utile a comporre modelli utilizzabili per analisi di vario genere che abbiano in sé le informazioni volumetriche, materiche stratigrafiche necessarie all’elaborazione stessa).

È nel quarto capitolo che viene affrontato il concetto di “standardizzazione dei dati”; nel testo la necessità di condividere degli standard è presentata come filo conduttore di un intenso lavoro di ricerca interdisciplinare di esperti del settore BIM e non solo. Con un progetto chiamato SEEMPubS si delinea la volontà di affrontare la riduzione del consumo energetico e delle emissioni di anidride carbonica negli edifici e negli spazi pubblici senza bisogno di intervenire mediante radicali lavori edili ma utilizzando tecnologie di tipo ICT (tecnologie cosiddette “intelligenti”) per monitorare i consumi ed i fabbisogni. Appare evidente che allo stato attuale si è ancora in una fase sperimentale: grazie ad una piattaforma digitale creata durante il citato progetto SEEMPubS le limitazioni riscontrate fino ad oggi dovrebbero essere ridotte fino ad annullarsi.

L’obbiettivo del progetto descritto sarà sia quello di creare la suddetta standardizzazione del sistema di monitoraggio sia di incrementare in maniera significativa la consapevolezza delle persone sul tema dell’efficienza energetica coinvolgendo gli utenti finali dei sistemi di monitoraggio che in futuro verranno realizzati ad interagire attraverso un portale web dedicato a raccogliere idee, domande e consigli per il funzionamento dei sistemi BIM.

Il quinto ed ultimo capitolo riporta i resoconti degli sviluppi del BIM in Italia durante importanti tappe che sono servite ad implementare la conoscenza e il progresso di questi sistemi. Trattasi di contributi derivanti da seminari di studio e workshop con relativi abstract dei relatori. Va da se che un ruolo fondamentale per il miglioramento e l’implemento delle tecnologie BIM spetti alle Università, poiché solo la formazione continua, associata poi alla messa in pratica di questi strumenti può portare a dei risultati tangibili ed estendibili ad altri settori professionali ed al altri ambiti fra i quali quelli che sostengono il principio della sostenibilità architettonica.

Essendo il BIM un ambito di ricerca in continua e rapida evoluzione questo testo non riporta delle conclusioni, dando la possibilità al lettore di fare le proprie considerazioni in merito a questi sistemi.

Troverete gli aggiornamenti dei risultati lungo i paragrafi, decrittando i QR Code inseriti nei punti chiave dei diversi capitoli: in questo modo si da l’idea della volubilità dei sistemi BIM stessi e della loro capacità di evolversi a seconda della quantità di contributi da parte degli utenti esterni interagenti.

“Il futuro del disegno con il BIM per ingegneri e architetti” è rivolto a docenti di tecnologie informatiche e Ingegneria/Architettura che si occupano di monitoraggi edili e/o ambientali mediante l’uso di software; agli studenti delle facoltà di Ingegneria e di Architettura appassionati di tecnologia digitale ed ai ricercatori. È utile anche ai professionisti e agli operatori di molti settori dell’edilizia che hanno intenzione, o quanto meno curiosità di capire come innovare il proprio modo di lavorare.

Scheda tecnica del libro
Titolo:Il futuro del disegno con il BIM per ingegneri e architetti
Formato: 21 x 21, illustrato B&N
Editore: Dario Flaccovio Editore
Pagine: 324
Data di Pubblicazione: 2012
Autore: Anna Osello
ISBN:9788857901459

L’autore
Anna Osello, originaria di Locana si laurea in Ingegneria Edile nel 1992 presso il Politecnico di Torino per poi conseguire nel 1996 un dottorato in “Disegno e rilievo del patrimonio edilizio” presso l’Università degli Studi la Sapienza di Roma.Dal 2005 è professore associato di Disegno presso il Politecnico di Torino dove coordina un gruppo di persone denominato POLItoBIM con lo scopo di approfondire temi di ricerca teorica ed applicata sui temi del BIM e dell’interoperabilità tra i software. Il carattere innovativo della sua ricerca sul Disegno come linguaggio di comunicazione deriva dal confronto e dalla collaborazione interdisciplinare con i colleghi esperti di ICT, di Energetica e di Scienza delle Costruzioni. Attualmente è impegnata in diversi progetti di ricerca tra cui si possono citare Smart Energy Efficient Middleware for Public Spaces – SEEMPubS (7 Programma Quadro) e InnovANCE (Bando Efficienza Energetica, Industria 2015). L’applicazione pratica dei concetti elaborati durante la ricerca teorica è perseguita con la collaborazione costante con il Servizio Edilizia e Logistica e con l’area Integrazione Processi e Sistemi Informativi del Politecnico di Torino.

Estratto
Il file di lavoro condiviso quindi paradossalmente si gonfia a dismisura per contenere le pratiche e le simbologie standardizzate di ogni studio, e un file così appesantito spesso rallenta anziché velocizzare il processo di lavoro. All’interno della dinamica progettuale quindi la gestione del modello deve acquistare una certa centralità, diventando argomento di discussione tra i diversi attori coinvolti nell’iter progettuale. […]

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Mariangela Martellotta

Mariangela Martellotta Architetto

Architetto pugliese. Prima di decidere di affacciarsi al nascente settore dell’Ecosostenibilità lavorava nel settore degli Appalti Pubblici. È expert consultant in bioarchitettura e progettazione partecipata. Opera nel settore della cantieristica. È membro della Federazione Speleologica Pugliese.