- scritto da Giovanna F
- categoria Progetti
Torre Bonnet: nuovo smart building nello skyline milanese
La Torre Bonnet, ex sede Unilever progettata da Francesco Diomede, Giuseppe e Carlo Rusconi Clerici negli anni '60 versa ormai da anni in stato di abbandono. Dopo la bonifica dell’intera struttura, durata quasi un anno, e la demolizione della torre avvenuta con tecnica dello "strip out" (cioè smontaggio selettivo), la proprietà dell’edificio (Coima srl) ha presentato il progetto redatto dallo studio di architettura PLP Architetture, con sede a Londra, che ha pensato per lo skyline milanese uno smart building davvero all'avanguardia.
Il progetto della Torre Bonnet rientra nella vasta opera di riqualificazione urbana dell’area Porta Nuova passando per corso Como, la piramide della Fondazione Feltrinelli e Microsoft in via Pasubio, il recupero del quartiere Isola. Alla riqualificazione urbana già iniziata si aggiungono ora i 22 mila metri quadrati di area intorno alla Torre Bonnet, rimasti per anni chiusi per il quartiere: ci saranno spazi pedonali, una nuova piazza, aree verdi e piste ciclabili.
Il progetto sviluppato dal fondo immobiliare Porta Nuova Bonnet (Coima) prevede la realizzazione di un grattacielo tecnologicamente innovativo con un investimento complessivo di 200 milioni di euro. Sarà un progetto pilota da un punto di vista dell’infrastruttura tecnologica, uno «smart building» all’avanguardia che sfrutterà i dispositivi dell’IoT che permetteranno di monitorare e gestire i servizi interni da remoto con un’app.
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La sostenibilità certificata della Torre Bonnet
Attenzione prioritaria sarà data all’ecosostenibilità. L'intervento di riqualificazione prevede una riduzione del 30% dei consumi energetici e l’uso del 25% di materiali da risorse sostenibili rispondendo agli standard Nearly Zero Consumption Building. Il sistema fotovoltaico scelto per le strutture, l’utilizzo di energia geotermica, che coprirà oltre il 65% del fabbisogno annuale e le facciate ad alte prestazioni con dispositivi automatici di schermatura solare, consentiranno altissime prestazioni energetiche e massime riduzioni di emissioni CO2.
Inserito in un’idea di mobilità green e valorizzazione ambientale, quello alla base della Torre Bonnet diventerà uno spazio piacevole da vivere, da attraversare e in cui fermarsi anche solo per godere della bellezza di questo angolo di città. Un luogo in cui il futuro mette al centro le persone e sa creare benessere: gli utenti potranno personalizzare il proprio ambiente di lavoro e raggiungere maggiori livelli di comfort, scegliendo i livelli di illuminazione, la temperatura e l’ombreggiatura.
Coima ha già avviato le richieste di alcune note certificazioni green:
- il Well Building Standard la certificazione del complesso secondo l’International Well Building Certificate che valuta il modo in cui il design, i servizi e i comportamenti all’interno degli edifici influiscono positivamente sulla salute delle persone in base ai criteri di benessere psicofisico, comfort, movimento e qualità della luce, dell’alimentazione, dell’acqua e dell’aria;
- la certificazione Leed Gold;
- il protocollo di progettazione Cradle to Cradle, che introduce criteri di economia circolare nella scelta dei materiali e nell’implementazione dei processi e che limiterà i consumi energetici grazie all’introduzione delle più efficaci best practice di edilizia sostenibile
I 70 metri della Torre Bonnet
L’edificio oggi di 68 metri verrà innalzato di due metri, le facciate sono progettate totalmente in vetro, previsti due nuovi ingressi e all’ultimo piano verrà realizzato un terrazzo panoramico che offrirà una bella vista su Milano.
La torre sarà affiancata da un nuovo palazzo (il Corso Como Palace) di oltre 4 mila metri quadrati che ospiterà funzioni commerciali e direzionali e un parcheggio interrato di tre piani e sarà posto al centro di una piazza pedonale. Nel progetto è prevista anche la riqualificazione del parcheggio sotterraneo e di tutte le aree pedonali, che saranno rinnovate e ricollegate a quelle già esistenti in zona.
Ad attirare lo sguardo dei passanti sarà comunque la Torre interamente ripensata nei suoi elementi costitutivi: il grigio e la pesantezza del cemento saranno sostituiti con pannelli in vetro che ne alleggeriranno la linea e cambieranno i colori dell’intera zona, riflettendo l’azzurro del cielo e regalando a chi la vivrà la leggerezza della luce naturale.
Le linee muteranno e troveranno spazio sfaccettature che esalteranno la verticalità della struttura e alla base il Podium, la porta d’accesso alla Torre, sarà luogo di passaggio e di incontro.
La realizzazione della nuova area Bonnet dovrebbe concludersi per il 2020: le bonifiche e la demolizione integrale degli interrati per oltre 25mila metri cubi sono completate e i lavori sono stati affidati a Icm Costruzioni Generali.