- scritto da Maria Leone
- categoria Progetti
Tiny house. Case minuscole per una vita in 20 metri quadri
All’idea di vivere una vita più semplice e meno strutturata si ispirano le Tiny Houses, case dalle superfici estremamente ridotte, costruite con materiali e tecniche sostenibili e possibilmente dotate di ruote così da potersi spostare: insomma, indipendenza e libertà sempre ed ovunque all’insegna del downsizing degli spazi, il trend architettonico del momento la cui fama è alimentata anche dalla crisi economica e dalla domanda di un’abitazioneconfortevole per tutti.
Tiny House: vita da studente in 10 mq di legno
Abitare in 20 mq, metro quadro più metro quadro meno, può essere un ottimo modo per risparmiare denaro in tempo i crisi e mettere su casa, anzi mettere su una Tiny House.
Einstein nel 1934 scriveva: “La crisi può essere una vera benedizione per ogni persona e per ogni nazione, perché è proprio la crisi a portare progresso. È nella crisi che nasce l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie”. A distanza di decenni, non si può che condividere questa considerazione, alla luce della recente crisi economica che ha costretto tutti noi a ridiscutere le nostre abitudini quotidiane: né è ulteriore conferma il riscontro che movimenti come Decrescita Felice – in cui si sostiene che qualità della vita e benessere economico non siano necessariamente correlati – stanno ottenendo da un po’ di tempo a questa parte.
L’argomento delle case in miniatura suscita interesse: sul web è possibile trovare numerosi blog sull’argomento, tutorial su come costruire la propria Tiny House ed addirittura aziende che le realizzano con budget accessibili.
Un esempio emblematico sono i Katrina Cottages di Marianne Cusato, tra le soluzioni abitative proposte per sanare i danni provocati dall’Uragano Katrina, uno dei cinque uragani più violenti nella storia degli Stati Uniti: l’obiettivo – raggiunto – era quello di realizzare un’abitazione sicura e semplice da costruire ma anche confortevole ed accogliente, il tutto in 28 metri quadri.
Più recente è la Tiny Tack House, progettata e realizzata dagli americani Christopher e Malissa Tack che riportano fedelmente sul loro blog, oltre alle varie fasi di lavorazione, aspetti positivi e negativi conseguenti al vivere in spazi così piccoli, in questo caso solo 13 metri quadrati: essi hanno costruito da soli la loro casa utilizzando come base un rimorchio per le roulottes ed utilizzando solo materiali locali.
A conferma dell’interesse crescente nei confronti delle Tiny Houses, vi segnalo la presenza di un vero e proprio villaggio, chiamato Boneyard Studios, che si trova a Washington DC: le costruzioni sono tutte rigorosamente in legno e realizzate da chi ora ci abita, la più grande ha una superficie di 60 metri quadri.