- scritto da Andrea Di Gaetano
- categoria Progetti
La provocazione di Jakob Tigges: The Berg, una montagna a Berlino
Questa idea appare su quotidiani e riviste, la gente ne discute su internet e l’opinione pubblica fa pressioni affinché la sua realizzazione sia presa seriamente in considerazione. Lui giustifica questo interesse con una “necessità di utopia” affermando che “c’è una sorta di nostalgia per questo tipo di cose”. Probabilmente ha ragione o forse la gente è semplicemente stufa di vivere all’ombra delle icone architettoniche che caratterizzano lo skyline metropolitano. Una volta le chiamavano grattacieli, oggi invece si usano termini quali “vertical village”, “vertical farm”, “vegetal tower”, “vertical forest”, dando un’immagine verde, nel senso letterale del termine, a questi edifici che hanno la pretesa di ergersi a nuovi modelli per un’architettura sostenibile. A costruire una “montagna” nella pianeggiante capitale danese ci ha già pensato un altro architetto visionario, Bjarke Ingels, con il suo Mountain Dwellings, e allora perché non realizzare una montagna vera e propria nel cuore di Berlino?
“Mentre altre grandi e ricche città del mondo sfidano i limiti del possibile costruendo giganteschi alberghi dalle forme ricercate, innalzando torri alte fino al cielo o costruendo templi della cultura che sembrano fluttuare sull’acqua, Berlino si concede una montagna”, afferma Tigges nel suo manifesto, “una montagna che tuttavia Berlino non ha bisogno di costruire per possedere”.
Godiamoci quindi questo sogno finché non inizieremo la prossima giornata all’ombra del solito edificio.