- scritto da Marta Puleo
- categoria Progetti
Tiny House: 8 stanze in 1 per il risparmio del suolo
Risparmiare suolo e spazio e avere una casa in centro è possibile se la casa in questione è la Tiny House di Graham Hill, un monolocale che diventa una appartamento di 8 stanze solo spostando qualche parete. Nel 1984 Renato Pozzetto interpreta il film “Ragazzo di Campagna”. Un giovane contadino si trasferisce dalla campagna in città, in un piccolissimo monolocale che racchiude in pochi metri quadri tutte le attività di una casa tradizionale. Nel film si puntava ad accentuare le differenze tra vita contadina e vita cittadina (il film si ispirava a una novella di Esopo “Il topo di campagna e il topo di città”), ma rapportato ai nostri giorni quel mini appartamento potrebbe assumere altre valenze, ad esempio potrebbe essere visto come un ottimo antidoto allo sfrenato avanzare della cementificazione.
Graham Hill, fondatore di un sito web famoso a livello internazionale che si occupa di ecologia, il TreeHugger
, ha concepito un’originale distribuzione interna per un appartamento di soli 32 metri quadri. A prima vista si tratta di un semplice monolocale ma, essendo dotato di setti componibili e attrezzati in grado di slittare su appositi binari, si trasforma all’occorrenza creando spazi atti a svolgere tutta una serie di attività quotidiane in condizioni di assoluto comfort.
Tavoli a scomparsa, sedie pieghevoli, pannelli apribili, e altri accorgimenti tecnologici, permettono di ottenere ben 8 diversi ambienti in un unico locale. La zona studio si ottiene ad esempio semplicemente aprendo un cassetto; da questo salta fuori una scrivania su cui poggiare la tastiera del pc, il cui schermo fissato sulla parete dell’armadio può essere ruotato in relazione all’uso e alla visuale che si vuole ottenere. Uno schermo abbastanza ampio scende dalla parte più alta dello stesso armadio, con lo stesso principio delle serrande avvolgibili per le finestre, mentre nel mobile di fronte si trova il relativo proiettore.
La zona notte si ottiene modificando l’assetto di un divano; oltre ad essere un divano–letto singolo, può ulteriormente trasformarsi in letto matrimoniale, grazie all’ausilio della parete alle sue spalle che contiene una rete con le doghe. Altri letti a scomparsa si trovano dietro la parete mobile, che contiene anche delle attrezzature per lo svago, come ad esempio una bicicletta. Analogamente si crea la zona giorno: un mobile contiene delle sedie impilabili e un tavolo pieghevole e componibile può essere estratto dal mobile della cucina. Il tavolo può assumere differenti lunghezze, riuscendo a contenere fino a 12 coperti.
E se si desidera un po’ di privacy
ci si può comodamente accomodare in bagno. Separato dal locale principale tramite una porta dotata di isolante acustico, presenta una divisione tra zona doccia e zona water. Su quest’ultimo si può abbassare una seduta realizzata col sistema delle aperture a vasistas, da usare nel caso in cui si voglia semplicemente parlare al telefono. Anche la cucina è dotata di elementi estraibili: la compostiera per i rifiuti è collocata all’interno di un mobile, così come il forno, che per risparmiare spazio è del tipo combinato, elettrico e microonde. Tutti gli elettrodomestici sono a basso consumo energetico. Il frigorifero è di dimensioni ridotte rispetto agli standard americani e la lavastoviglie permette un notevole risparmio d’acqua rispetto ai modelli tradizionali.
Graham ha scelto questo particolare appartamento per dare il suo personale contributo al problema dell’ecosostenibilità. Col suo esempio vediamo come sia possibile
ottenere il massimo da uno spazio minimo, senza ostinarci a costruire ex novo, ma sfruttando pienamente quello che c’è già. In questo caso i vantaggi della ristrutturazione dell’esistente sono stati estremizzati, ma è chiaro che il concetto di Graham è applicabile anche ad appartamenti più ampi, tenendo presente che in questo modo potremmo darci una possibilità in più per godere degli splendidi paesaggi che la nostra Terra ci ha regalato.