- scritto da Giovanna Barbaro
- categoria Progetti
Premio Dedalo Minosse alla committenza, i premiati della X edizione
Lo scorso 23 giugno a Vicenza si è celebrata la cerimonia per la consegna del premio internazionale Dedalo Minosse. Sono stati premiati i committenti di circa 20 tra i 400 progetti di architettura partecipanti, suddivisi in quattro diverse categorie di competizione. Una menzione speciale é stata invece riservata ad alcuni dei progettisti, tra cui la compianta Zaha Hadid, Mecanoo architecten e l’ingegnere Enzo Siviero, docente di progettazione di grandi strutture sospese presso lo IUAV.
L'evento
Organizzatrice della splendida serata è stata ALA, l'associazione vicentina degli architetti e ingegneri liberi professionisti, rappresentata dal presidente, l'architetto Bruno Gabbiani, e dalla figlia Marcella, direttrice del premio Dedalo Minosse. L'evento si è articolato in due momenti: dapprima all'interno del teatro Olimpico con l’accompagnamento di un duetto lirico, degno della perfetta acustica palladiana, quindi nelle accoglienti sale museali del Palazzo Chiericati, dove é stata inaugurata una mostra sui progetti vincitori di questa edizione. È possibile visitare la mostra visti tutti i giorni, eccetto i lunedì, fino al 16 luglio; da settembre la mostra sarà itinerante. Quest’anno la partecipazione all’evento dava ai professionisti la possibilità di richiedere un credito formativo valido per la formazione professionale continua obbligatoria. Con l’acquisto del catalogo della mostra, e delle edizioni passate, ALA offre in omaggio oltre ai numerosi souvenir anche una rivista, da scegliere, tra le più note nel campo dell’architettura, dell’interior design e dell’espressione artistica in generale.
I premiati Dedalo Minosse 2017
Il primo premio è stato assegnato all’ente Regione Hauts di Francia per l'incarico allo studio di architettura Philippe Prost AAPP di un memoriale internazionale, battezzato con il nome de L’Anello della memoria, per celebrare il centenario della Prima Guerra Mondiale, realizzato nel 2014 semisospeso sulla collina di Notre Dame de Lorette. Al suo interno, sulle sue pareti come le pagine dell’Albo d’oro ai caduti, sono incisi, in ordine alfabetico e senza alcuna distinzione di nazionalità, rango o credo, i nomi di 579.606 combattenti le cui spoglie sono andate disperse. Si tratta di un appello alla pace carico di indiscutibile suggestione emozionale anche per le sue enormi dimensioni: 328 metri di diametro.
Il secondo premio è stato consegnato a Lilia Bàzan, fondatrice di un’impresa immobiliare e di costruzioni, arrivata appositamente a Vicenza dal Messico per ritirarlo; motivazione del premio l'incarico per la realizzazione di una casa di villeggiatura per la famiglia della stessa Bàzan, conferito nel 2013 ad un giovane architetto, Luis Arturo Garcia, titolare dello studio EDAA. Si tratta di casa Meztitla a Tepoztlàn, un edificio concepito per il clima tropicale, esempio di perfetta mimesi con il paesaggio naturale circostante, il profilo roccioso delle montagne del Tepozteco, in grado di sfruttare l’acqua piovana, risorsa preziosissima a quella latitudine.
Il terzo premio, ALA - Asooarchitetti Fondazione INARCassa, è andato ad Alastair Holberton, committente australiano residente in Gran Bretagna, per l’incarico conferito nel 2013 allo studio di progettazione italiano Lazzarini Pickering architetti per la progettazione di una villa nell’Oxfordshire. L’edificio nominato “The bluff” è in rigoroso stile minimalista e realizzato in materiali puri come acciaio e vetro, sapientemente articolato tra la rigogliosa vegetazione circostante.
Il quarto premio, ALA - Premio Assoarchitetti Under 40, è stato consegnato a un committente belga per l'incarico conferito nel 2015 ad uno studio di architettura italiano, DEMOGO, per la progettazione del Polo municipale di Gembloux, in Vallonia. Questo premio é molto incoraggiante per la giovane generazione di progettisti italiani e testimonia come la preparazione accademica italiana venga riconosciuta a livello internazionale. L’edificio si inserisce in un contesto di epoca medioevale, ricco di storia ma anche di vincoli da rispettare. Si tratta di un elegante complesso composto da tre edifici che fa da fulcro tra il centro storico e il parco cittadino, giocando con sapiente equilibrio tra geometrie scure e volumi trasparenti, particolarmente fotogenici di notte con una dorata illuminazione interna.
I riconoscimenti speciali
La Giuria ha assegnato anche dei premi speciali ai committenti per la loro esemplare sensibilità verso criteri progettuali importanti per ALA.
Tra i committenti alcuni personaggi pubblici come l’altoatesino Reinhold Messner al quale è stato consegnato il premio Andrea Palladio Italia per la committenza di una serie di musei sulla cultura della montagna gli MMM (Messner Mountain Museum) realizzati tra il 1995 e il 2015 in provincia di Bolzano e di Belluno. Si tratta di restauri di magnifici edifici esistenti e delicate integrazioni con moderne architetture. Preziose occasioni di valorizzazione de rivitalizzazione dei luoghi dolomitici. I progettisti sono davvero tanti e firmati prevalentemente da professionisti italiani eccetto l’archistar irachena naturalizzata in UK e recentemente scomparsa, Zaha Hadid, menzionata per il museo MMM Corones realizzato a Brunico in provincia di Bolzano.
Il premio internazionale Andrea Palladio è stato assegnato a un committente filippino, Fernando Zobel presidente di Ayala Land, un’associazione no profit rappresentata in 70 paesi del mondo ed impegnata nel sostenere il diritto di vivere in un luogo dignitoso. Sette sono i progetti premiati e firmati da diversi professionisti.
Dieci premi speciali sponsorizzati da imprese di componenti edili sono stati assegnati a committenti stranieri e italiani; tra questi vanno menzionati i premi Design for all e Cittadellarte – Fondazione Pistoletto. Il primo è stato assegnato ai committenti (IRCCS Fondazione Stella Maris) del progetto Casa Verde, un antico orfanotrofio riqualificato dallo studio LDA.iMdA architetti associate e convertito in una clinica per la cura delle disabilità, dell’infanzia e dell’adolescenza; il secondo è stato assegnato all’ONLUS Dynamo Camp per un progetto affidato all’architetto Elio di Franco nel 2005 per la creazione di un luogo di vacanza e di terapia ricreativa per bambini affetti da patologie gravi.
Ultimi ma non marginali, sono le decine di progetti di varia utilità (edifici, infrastrutture, ecc.) e originale bellezza, ai quali è dedicata la seconda metà del catalogo della mostra e che possono essere scoperti attraverso le grandi illustrazioni fotografiche, molto più emozionanti di mille parole scritte.
Per concludere, lanciamo un appello alla sensibilità dei progettisti nel guidare le scelte dei propri committenti affinché possano farsi interpreti in chiave contemporanea dei tre capisaldi vitruviani, “firmitas” (solidità), “utilitas” (funzione, destinazione d'uso) e “venustas” (bellezza), ispiratori dell’architettura classica italiana, ma anche mondiale attraverso le opere del Palladio. In altri termini il progettista non può più prescindere da criteri fondamentali, già trattati nei capitoli dedicati alla “Anatomia e medicina” e alla “Meteorologia” nel trattato vitruviano. Il primo tratta della costruzione di spazi adeguati alla vita dell'uomo, per cui il progettista doveva conoscere le proporzioni umane, prestando attenzione ad illuminazione, arieggiamento e salubrità degli edifici; il secondo capitolo invita il progettista a tenere in considerazione il clima del luogo in cui l'edificio verrá costruito in modo tale da determinare in maniera corretta le caratteristiche che l'edificio stesso dovrá avere al fine di assicurare il comfort dei suoi fruitori.
Durante la fase progettuale bisogna quindi considerare l'aspetto estetico sicuramente, senza peró trascurare quello pratico, direttamente connesso alla qualitá dell'opera architettonica, come sottolineato tante volte in passato dai grandi dell'Architettura del passato.