- scritto da Luca Leonardo Preziosa
- categoria Progetti
Agricoltura urbana: il nuovo distretto di Sunqiao a Shanghai
Lo studio americano Sasaki Associates ha firmato il masterplan del nuovo distretto di Sunqiao a Shanghai in cui l'agricoltura urbana diventa tema principale e fulcro di una rivoluzione culturale che investe due aspetti di rilevanza mondiale: l'espansione incontrollata delle città e l'autoproduzione di cibo con tecniche a basso impatto ambientale.
Nonostante l’agricoltura urbana sia una delle frontiere più interessanti per le città sostenibili del futuro, ancora poco si è fatto fino ad ora per definire in maniera sistemica, al di là di pochi interventi puntuali, come realizzare questa rivoluzione. Espressioni quali “agricoltura verticale”, "aeroponica", “acquaponica” e "idroponica" fanno ormai parte del dizionario di un architetto e siamo tutti ben consapevoli degli enormi vantaggi che queste tecnologie possono portare sia da un punto di vista economico, che ambientale. Quello che manca ad oggi, è una visione politica che possa dar vita alla tanto agognata commistione tra mondo rurale e urbano, in cui la città diviene fulcro di tutte le attività umane, inclusa la produzione di cibo, annullando una dicotomia che perdura da millenni.
In questo contesto la città di Shanghai si propone come leader mondiale della rivoluzione agri-urbana e ha a tal fine commissionato allo studio americano Sasaki un masterplan per trasformare una superficie di 1 kilometro quadrato nel nuovo distretto agro-tecnologico di Sunqiao.
"Mentre un obiettivo è certamente quello di posizionare Shanghai come leader nella produzione alimentare urbana, Sunqiao è molto più della semplice agricoltura verticale", ha spiegato Michael Grove, uno dei fondatori di Sasaki.
Il masterplan vuole infatti celebrare la produzione del cibo come parte integrante della vita urbana, integrandola con tutte le altre funzioni che fanno delle nostre città la migliore espressione del genio umano. Sunqiao diviene paradigma della vita urbana sostenibile e della lotta all’espansione urbana incontrollata, un laboratorio vivente e dinamico per ricerca e istruzione, con la produzione agricola come fulcro.
Il Masterplan di Sunqiao a Shanghai
Il nuovo distretto di Sunqiao dedicato all'agricoltura urbana sarà collocato a sud dell’asse di collegamento principale tra l’aeroporto e il centro di Shanghai e sarà impostato su una maglia che ha come direttive principali la passeggiata lungo il canale Yinjiabang e il grande spazio pubblico che taglia centralmente la zona produttiva, collegando il centro di ricerca con il distretto commerciale. Passerelle elevate, con viti che crescono lungo le colonne, accompagneranno i cittadini lungo la zona produttiva che includerà la produzione di alghe, serre, pareti verdi, mercati per la vendita dei prodotti agricoli, conducendo infine alla “Vertical seed library “ (libreria verticale dei semi) dove sarà esposta una grande varietà di semi.
Negli edifici destinati all'agricoltura urbana, le piante delle coltivazioni verranno posizionate lungo una serie di binari ad anello disposti su più livelli. Le strutture ruoteranno per offrire un'equa distribuzione della luce naturale proveniente dalla copertura a dente di sega. L'acqua proveniente da una vasca di raccolta delle acque piovane verrà utilizzata per far crescere le piante idroponicamente, mentre i nutrienti saranno raccolti dagli scarti delle vasche dei pesci nella sala di acquaponica.
A rendere ancor più efficiente e appetibile questo sistema per Shanghai è la dieta stessa dei suoi abitanti, che in genere consiste fino al 56% di verdure a foglia verde che, come ha affermato il team Sasaki:
"Sono una scelta eccellente per i sistemi di coltivazione idroponica e acquaponica….Prosperano nella più semplice delle configurazioni e non hanno bisogno di molte cure. Crescono rapidamente e pesano poco, il che le rende un'opzione economica ed efficiente.”
Il complesso integrerà anche centri di ricerca, verde pubblico, uffici, residenze, oltre a programmi di sensibilizzazione del pubblico, che includeranno un museo della scienza, un percorso fitness lungo il canale, un anfiteatro digitale e altre strutture educative.
La finalità educativa del progetto dedicato all'agricoltura urbana è di accrescere la sensibilità dei cittadini verso i processi agricoli e la qualità e provenienza del cibo che consumano.
Il distretto sarà sviluppato e gestito da Shanghai Sunqiao Modern Agriculture United Development Co. Ltd. (Dipartimento per lo sviluppo dell’agricoltura moderna), il quale sta collaborando a stretto contatto con i vari attori locali per assicurare elevati standard qualitativi.
Il ruolo di Shangai e la singolarità di Sunqiao
Nel resto del mondo, i sistemi idroponici sono ancora considerati fantascienza e l’agricoltura verticale appare più spesso in render accattivanti che nella realtà. Senza una comprovata esperienza, imprese e investitori esitano ad incorporare queste tecnologie nei loro progetti. Fino a quando qualcun altro non dimostrerà che è un'impresa redditizia. In tal senso la città di Shanghai sembra voler assumersi il ruolo di pioniere nel campo dell'agricoltura urbana, come ha già dimostrato con altri progetti come la Home-Farm degli architetti Spark che integra una fattoria urbana agli alloggi per anziani.
Comprendere cosa rende il caso di Shanghai così singolare, richiede una consapevolezza del contesto agricolo cinese. La Cina infatti è attualmente il maggior produttore e consumatore di prodotti agricoli al mondo: l'agricoltura è responsabile di nutrire il 20% della popolazione mondiale e di impiegare il 19% dei cittadini cinesi. Il settore agricolo rappresenta circa l’8% del prodotto interno lordo; negli Stati Uniti è circa il 1%, in Italia il 2%. Fonte World Bank. Ma la rapida crescita della popolazione e la crescente urbanizzazione rischiano di minacciare il sistema. La Cina ha infatti perso 82.800 kilometri quadrati di superficie coltivabile, inghiottita dalla crescente urbanizzazione. Il ministero per la protezione ambientale ha inoltre calcolato che circa 1/6 della superficie rimanente è costituita da suolo contaminato crescita economica degli ultimi 20 anni rischia di evidenziando i limiti e i rischi ambientali causati dall’agricoltura tradizionale, la quale fa ampio uso di pesticidi, diserbanti e altre sostanze che inquinano aria, acqua e suolo. Risulta necessario dunque cambiare prospettiva.
Da sempre città progressista, Shanghai ha compiuto uno sforzo costante per salvaguardare sia la qualità degli alimenti che gli agricoltori prendendo il controllo della produzione locale e della distribuzione, preservando i terreni agricoli entro i limiti della città, per assicurare cibo ai suoi 24 milioni di abitanti. A tal scopo Shanghai ha protetto negli anni circa l’ 80% delle sua aree coltivabili, rendendole permanenti. Come in tutte le megalopoli i prezzi crescenti dei terreni hanno inoltre creato una spinta verso la verticalità, rendendo l'agricoltura tradizionale orizzontale obsoleta, uno sforzo con poco margine di profitto. Sunqiao rappresenta un nuovo approccio all’agricoltura urbana ed unisce la strategia del governo cinese di preservare la terra per scopi agricoli con una visione progressista che supporta attivamente una rete alimentare locale più sostenibile che aumenti la qualità della vita.
Per alimentare questa visione a metà degli anni '90, il governo di Shanghai designò un'area della città per la produzione agricola sostenibile, sperando che le imprese di bio-ingegneria e bio-farmaceutica avrebbero investito nella sperimentazione. Al tempo la città realizzò soltanto 3 serre a un piano. Oggi questa visione ha un nome, Sunqiao, e un progettista, lo studio Sasaki, che nel 2016 ha terminato il masterplan in oggetto. Non c'è ancora una data certa di inizio lavori ma Michael Grove, a nome dello studio, ha stimato un inizio entro il 2018.