- scritto da Giovanna F
- categoria Progetti
Reinventing Cities: Milano partecipa con 5 progetti di rigenerazione urbana
Entro il 20 aprile sarà possibile presentare i progetti per partecipare al bando "Reinventing Cities" per la riqualificazione di spazi dismessi o in disuso nella Città Metropolitana di Milano.
Il Comune di Milano partecipa al bando internazionale lanciato da C40 "Reinventing Cities" che prevede l’alienazione di siti dismessi o inutilizzati da destinare a progetti di rigenerazione basandosi sui principi di sostenibilità e resilienza.
la mappa dei siti oggetto di rigenerazione urbana C40
A chi si rivolge il bando Reinventing Cities - Il bando Reinventing Cities si rivolge a diverse figure professionali: architetti, pianificatori urbani, designer, sviluppatori, imprenditori, esperti ambientali, start-uppers, associazioni di vicinato, innovatori e artisti. Le proposte saranno valutate sulla base della qualità dello sviluppo urbano, sul verde e sulla sostenibilità.
L'obiettivo del bando Reinventing Cities - L'obiettivo è di dimostrare attraverso le loro proposte che uno sviluppo urbano più sano, verde ed economicamente sostenibile è possibile.
Le città partecipanti - Oltre a Milano, partecipano all’iniziativa Auckland, Città del Capo, Chicago, Houston, Lima, Madrid, Città del Messico, Oslo, Parigi, Quito, Reykjavik, Rio de Janeiro, Salvador e San Francisco. Gli spazi identificati sono 46: si tratta di siti o edifici in disuso o dismessi da riqualificare attraverso interventi di rigenerazione urbana resiliente e a emissioni zero.
Il termine per la presentazione dei progetti - Il termine per presentare i progetti è il 20 aprile 2018. La procedura di selezione si strutturerà in due fasi:
- la prima fase (giugno 2018) finalizzata alla preselezione di 3-5 proposte per ciascun sito,
- la seconda fase a fine 2018-inizio 2019 porterà alla selezione dei 5 progetti vincitori.
Saranno favoriti i progetti provenienti da team creativi che proporranno soluzioni in grado di combinare innovazione sotto il profilo del clima, architetture di qualità e benefici tangibili per i cittadini. Reinventing Cities è stato possibile grazie al supporto di Climate Kic e Ofo.
Le 5 aree milanesi oggetto della rigenerazione urbana
Sono cinque i siti in disuso da valorizzare con progetti di rigenerazione urbana e ambientale:
- il mercato coperto di Gorla (Viale Monza);
- le Scuderie de Montel (Via Fetone);
- porzioni di via Serio;
- via Doria;
- lo scalo ferroviario dismesso di Greco-Breda.
Per ognuna delle cinque aree verrà stabilito un prezzo minimo di vendita. L’avviso pubblico di alienazione si tradurrà in una procedura di selezione sulla base del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa e tenendo in prevalente considerazione gli aspetti di qualità tecnico-progettuale secondo una serie di criteri e obiettivi come l’efficienza energetica, l’offerta di mobilità sostenibile, l’attenzione al verde e all’agricoltura, i benefici per la comunità.
Mercato coperto di Gorla (Viale Monza)
Situato lungo Viale Monza (che collega Milano all’area metropolitana) a 200 metri dalla stazione MM di Gorla. L’area di 970 mq è quasi interamente occupata dall’edificio dismesso, si trova a ridosso di un quartiere multiculturale interessato da un processo di rivitalizzazione: poco più a sud si trova "NoLo" una delle zone più dinamiche e innovative grazie al fiorire start-up e attività di giovani imprenditori. L’obiettivo dell’amministrazione che ha inserito l’area nel progetto "Fare Milano" e di valorizzare l'area con servizi per il quartiere collegati all’alimentazione e progetti di inclusione sociale, con particolare attenzione al contesto urbano e ambientale.
Scuderie De Montel (Via Fetonte)
Situato a nord-ovest della città, il complesso delle Scuderie de Montel si trova a ridosso dello Stadio San Siro (dista meno di 1 km dalla fermata della metropolitana San Siro Stadio) e dell’Ippodromo e non lontano dalle aree in via di sviluppo Portello-Fiera e City Life. Vicino anche a grandi parchi pubblici cittadini come il Bosco in Città, il Parco delle Cave e il Parco di Trenno. L’area di circa 16mila mq è occupata da un edificio storico sottoposti a tutela che rappresenta un esempio significativo dello stile liberty del primo Novecento a Milano. L’obiettivo dell’amministrazione è individuare un progetto che, partendo dal recupero dell’edificio, valorizzi il sito con attività legate allo sport e al tempo libero.
Via Serio
L’area ha una superficie di 4900 mq, al netto del canale di drenaggio che la attraversa, si trova a sud-est di Milano non distante dal Duomo, all’interno di un contesto ex industriale che negli ultimi anni è stato luogo di importanti interventi di innovazione e rigenerazione urbana dalla sede della Fondazione Prada al distretto smart Symbiosis (che sarà completato nel 2018). Rientra nell’area d’azione di Sharing Cities, il progetto europeo che entro il 2020 trasformerà il distretto di Porta Romana-Vettabbia in un quartiere innovativo, e si trova a ridosso dell’area ferroviaria di Porta Romana, che nei prossimi anni sarà trasformata in un nuovo quartiere nell’ambito dell’Accordo di Programma per la riqualificazione degli scali ferroviari. L’obiettivo dell’amministrazione è individuare un progetto che tenga conto del processo di trasformazione in corso, con la possibilità di creare sinergie con le attività culturali, di ricerca e innovazione della zona.
Viale Doria (54-56)
L’area di 610 mq è situata a 3 km dal Duomo, a 1,5 km dai nuovi grattacieli di Porta Nuova e a soli 10 minuti a piedi dalla Stazione Centrale, viale Doria si trova in una delle posizioni più strategiche e ben collegate della città. Attualmente utilizzata come parcheggio pubblico a pagamento e appare oggi come un piccolo vuoto urbano nella cortina edilizia lungo l'asse che collega la Stazione a piazzale Loreto. Non distante, inoltre, si svilupperà nei prossimi anni il progetto riqualificazione dei Magazzini Raccordati. Il quartiere è caratterizzato da una popolazione giovane e da un alto tasso di edifici residenziali, con bar, ristoranti, negozi e servizi pubblici e privati. L’obiettivo dell’amministrazione è individuare soluzioni architettoniche innovative e tecnologiche finalizzate al risparmio energetico e alla riduzione delle emissioni di CO2, oltre che a ridisegnare lo spazio pubblico di viale Doria.
Scalo ferroviario dismesso di Greco-Breda
Il sito di 62.189 mq si trova a nord-est della città in corrispondenza della stazione ferroviaria Greco-Pirelli, nodo strategico per i collegamenti con la città metropolitana: vicino al quartiere storico di Precotto, il Campus universitario della Statale, il teatro Arcimboldi, il Pirelli Hangar Centro Bicocca, il Bicocca Village. Greco-Breda è uno dei sette scali ferroviari che verrà riqualificato attraverso l’Accordo di Programma sottoscritto tra Comune di Milano, Regione Lombardia e Ferrovie dello Stato Italiane, Rete Ferroviaria Italiana e Fs Sistemi Urbani, proprietaria delle aree. Secondo l’Accordo la progettazione urbanistica dell’area dovrà avere una vocazione legata all’housing sociale (comprese residenze universitarie). L’obiettivo è di realizzare nella parte edificabile 21mila mq di alloggi a prezzi accessibili destinati a studenti e fasce deboli mentre 37.313 mq di superficie sarà destinato a verde e spazi pubblici. La riqualificazione dell’ex scalo consentirà inoltre di ridurre il traffico veicolare e promuovere l'uso di metodi di trasporto sostenibili, superando la barriera ferroviaria per consentire migliori collegamenti pedonali e ciclabili in tutto il quartiere.
La vendita delle aree milanesi da rigenerare
Per ognuna delle cinque aree milanesi da rigenerare all'interno del progetto Reinventing Cities verrà stabilito un prezzo minimo di vendita. L’avviso pubblico di alienazione si tradurrà in una procedura di selezione sulla base del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa e tenendo in considerazione gli aspetti di qualità tecnico-progettuale secondo una serie di criteri e obiettivi come:
- l’efficienza energetica,
- l’offerta di mobilità sostenibile,
- l’attenzione al verde e all’agricoltura,
- i benefici per la comunità.
Greco-Breda sarà in vendita con i suoi diritti di costruzione, con un prezzo minimo, ancora da definire, che verrà stabilito dalla proprietà (Fs Sistemi Urbani).
- crediti fotografie © c40reinventingcities.org