- scritto da Giovanna F
- categoria Progetti
Gasometri di Milano Bovisa: riprendono i lavori di bonifica della Goccia
Il Consiglio di Stato ha finalmente promosso la bonifica della «Goccia» di Milano. Si chiude così un lungo iter giudiziario che ha interessato un’immensa porzione di città: l’area degli ex gasometri della Bovisa (detta La Goccia per la sua forma) racchiusa dai tracciati delle ferrovie Nord e le Ferrovie dello Stato (stazione Bovisa).
Cosa è la Goccia di Milano
La Goccia è uno dei posti più interessanti di Milano, oggi chiuso e inaccessibile. I terreni (800mq) sono di proprietà del Comune di Milano, del Politecnico di Milano e di A2A, l'azienda energetica, proprietaria dei gasometri che rimangono il simbolo del posto. Si chiama così perché è delimitato da un giro di linee ferroviarie a forma di goccia.
L'area si suddivide in una parte contenente ancora fabbricati di archeologia industriale e dunque di valenza architettonica, e un altro settore di quasi 400 mila mq ricoperto a bosco. Un bosco libero e selvaggio, cresciuto spontaneamente in tre decenni, con alberi che risalgono all'allestimento dell'area gasometro e che quindi hanno ormai sette o otto decenni di vita. Anche la fauna tipica locale si è ricostituita. Intorno alla Goccia vi è un poi un groviglio di cavalcavia, sottopassaggi, tracciati ferroviari, mura inaccessibili, orti più o meno autorizzati, strade senza sbocco.
La Goccia è chiusa da circa 30 anni, da quando cioè Milano è stata metanizzata e i gasometri non sono serviti più. Oggi un alto muro delimita l’area della periferia di Milano e al suo interno si trovano le palazzine, i depositi, i laboratori, dove nel 1905 l’Union de Gaz aveva avviato la costruzione delle nuove «Officine» capaci di produrre dalla lavorazione del carbone 300 mila mc di gas al giorno, energia poi utilizzata per illuminare la città. L’attività è ferma dal 1969 e solo nel 1994 l’area fu dismessa: sono rimasti i tralicci degli ex gasometri.
Al via i lavori di bonifica
Un lungo procedimento giudiziario riguardante la bonifica dell’area della Bovisa ha interrotto ogni progetto di riqualificazione urbana per la zona, ma ora la sentenza ha concluso anni di stasi, dando il via libera al completamento dei lavori di decontaminazione nel lotto A (40mila mq, di cui circa l’80% già realizzati) e nel lotto B, per un totale di 80mila mq di superficie che verranno restituiti a verde. I lavori nel lotto A riprenderanno in questi giorni.
Si riavvia finalmente il percorso per risanare e far rinascere un importante pezzo di città da molti anni inaccessibile perché gravemente inquinato. La presenza riscontrata di metalli pesanti, arsenico, cianuro, idrocarburi e composti organici cancerogeni ha reso indispensabile l’intervento di bonifica in corso al fine di rendere l’area fruibile e vivibile per i cittadini.
Parallelamente al riavvio dei lavori urgenti di bonifica realizzabili grazie ai fondi del Piano Città del Governo (5 milioni di euro), riparte anche la valutazione di un progetto di rigenerazione urbana dell’area Bovisa-Gasometri: si tratta di 850mila mq di proprietà mista tra Comune, Politecnico e A2a nell’ambito della revisione del Piano di Governo del Territorio.
L’obiettivo dell’amministrazione è valorizzare la funzione pubblica dell’intera zona prevedendo un incremento del verde e una destinazione prevalente delle volumetrie per la realizzazione del campus del Politecnico. La pianificazione prenderà comunque in considerazione il percorso di ascolto attivo e di partecipazione dei cittadini effettuato a partire dal 2014 con il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano.
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