- scritto da Lorenza Bisbano
- categoria Progetti
Casa t°P: la prima casa certificata Passivhaus Plus in Italia
Anche l'Italia ha la sua prima casa certificata Passivhaus Plus. casa t°P, realizzata a Chiaverano, un piccolo comune a nord di Torino è tra le prime cinque case al mondo certificate Passivhaus Plus al mondo.
Nel 2015, venticinque anni dopo il progetto pilota Passivhaus di Darmstadt, la Germania ha ospitato un ennesimo esempio di edificio ad alto livello di efficienza energetica. La casa monofamiliare di Otigheim, cittadina situata nella Germania meridionale, è il primo esempio al mondo di casa passiva certificata Passivhaus Plus.
Le nuove certificazioni Passivhaus Plus e Premium sono nate sulla base degli standard Passivhaus con lo scopo di combinare i vantaggi in termini di ottimizzazione dei consumi energetici con la possibilità di generare energia rinnovabile sfruttando il sito che ospita l’edificio.
La principale novità introdotta dal protocollo Passivhaus Plus è che l’edificio certificato ha l’obbligo di generare almeno 60 KWh/(mqa) di energia rinnovabile in relazione all’area che occupa. Inoltre, in una casa certificata Passivhaus Plus il limite massimo per la domanda di energia primaria rinnovabile (EPR) è fissato a 45 KWh/(mqa) contro il limite di 60 KWh/(mqa) degli standard classici Passivhaus. Come gli edifici Passivhaus anche per quelli Plus il fabbisogno massimo di energia per il riscaldamento non deve superare i 15 KWh/(mqa).
Casa t°P: la prima casa certificata Passivhaus Plus in Italia
“Non è affatto complicato gestire i meccanismi di una Passivhaus, a condizione di essere a conoscenza dei principi tecnici che caratterizzano questo tipo di abitazioni. Con questa premessa ogni operazione, sostenuta dalle motivazioni, diviene spontanea”
Pierangela e Silvano, proprietari e committenti della prima casa certificata Passivhaus Plus in Italia
Casa t°P si trova a Chiaverano, un piccolo paese situato a nord di Torino ed è tra le prime cinque case al mondo certificate Passivhaus Plus, nonché la prima casa italiana ad ottenere questa prestigiosa certificazione.
L’abitazione monofamiliare è stata concepita e sviluppata grazie alla sensibilità sul tema del risparmio energetico ed alle idee particolarmente lungimiranti dei committenti che si sono affidati ai professionisti dello studio Zeropositivo Architetti, esperti nell’ambito degli edifici passivi ed a basso consumo energetico.
Il progetto architettonico in armonia con il sito che lo ospita
Il paesaggio che circonda la nuova Passivhaus Plus è quello delle colline dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea. Lo scenario, particolarmente suggestivo, è stato fonte di ispirazione sia per i committenti che per gli architetti. I progettisti hanno avuto l’arduo compito di inserirsi in un contesto paesaggistico di alto livello, ed hanno deciso di farlo traendo spunto dal paesaggio circostante con lo scopo di costruire e abitare una casa in totale armonia con la natura.
In immagine: dettaglio della facciata principale in pietra, imbotti in lamiera e pergolato frangisole in legno
Le fonti di ispirazione del progetto sono stati i terrazzamenti fatti di muri a secco che costituiscono i tradizionali sistemi di coltivazione per gli ulivi e le viti. I terrazzamenti sono citati nel rivestimento in pietra della facciata sud dell’edificio e nella copertura, mentre l’estetica dei vigneti è una forte ispirazione per il pergolato addossato al prospetto sud.
Sul terreno che ospita la casa gravano una serie di vincoli ambientali ed idrogeologici. Per questo motivo, una volta assolti i vincoli e le distanze dal confine, dai 918 mq di superficie fondiaria sono risultati solamente 107 mq di superfice utile lorda per la costruzione, che sono stati sfruttati completamente realizzando l’abitazione su un unico piano con superficie netta di 91 mq.
L’edificio ha una forma semplice e compatta ed è composto da tre volumi termicamente scollegati tra di loro. Il cuore del volume principale è il soggiorno con cucina a vista, dal quale si accede a tutti gli altri ambienti della casa. Gli altri due volumi ospitano un deposito/lavanderia ed il garage a doppia altezza.
L’approccio bioclimatico alla progettazione
Per progettare e costruire la prima casa italiana ad ottenere la certificazione Passivhaus Plus è stato di fondamentale importanza l’approccio bioclimatico alla progettazione. L’analisi dei dati climatici e dunque lo studio approfondito dei dati fisici quali la temperatura dell’aria, l’umidità relativa, la velocità e la direzione del vento e la radiazione solare sono sempre un punto di partenza molto importante per concepire Casa t°P come una casa dal basso impatto energetico.
Lo studio accurato del sito e dai dati climatici ha permesso di orientare l’edificio nella posizione migliore in relazione all'asse eliotermico e al percorso del sole, ottimizzando gli apporti solari durante l’inverno ed evitando il surriscaldamento della casa in estate. Di pari passo con l’orientamento dell’edificio, avviene la disposizione e il dimensionamento delle componenti vetrate e dei relativi dispositivi oscuranti. Per casa t°P la dimensione delle finestre e la loro distribuzione non è nata da uno studio esclusivamente estetico dei prospetti, le parti vetrate sono state posizionate con lo scopo finale di garantire per ogni periodo dell’anno un buon equilibrio tra perdite e guadagni solari ed una ventilazione naturale all’interno dell’edificio tramite la loro apertura strategica.
Il lato sud della casa passiva ospita delle ampie vetrate che rendono l’ambiente interno luminoso e favoriscono l’interconnessione con l’esterno consentendo la vista verso le colline di Chiaverano e le Alpi. Sono state predisposte due tipologie di schermature solari. Per la facciata sud dell’edificio è stato installato un pergolato in legno con lamelle fisse, appositamente studiate per garantire una qualità di ombreggiamento ideale durante i mesi estivi. Inoltre, tutte le aperture vetrate dell’edificio sono munite di sistemi di frangisole mobili mediante i quali gli abitanti della casa possono gestire le radiazioni solari in tutti i periodi dell’anno.
Le tecnologie costruttive di casa t°P
La forma semplice dell’edificio nasconde un’alta qualità dei dettagli tecnologici ed architettonici che derivano da un notevole livello di approfondimento progettuale. Tutte le scelte tecnologiche e progettuali sono state ponderate con lo scopo di ottimizzare il funzionamento di casa t°P sia durante il periodo invernale che in estate. I progettisti si sono serviti del software di bilancio energetico per edifici passivi sviluppato da Passivhaus Institut PHPP per determinare la posizione ottimale dei componenti vetrati, individuare ed eliminare ogni eventuale ponte termico e per eseguire il calcolo accurato del bilancio energetico dell’edificio.
La struttura principale della casa poggia su una platea di fondazione in cemento armato isolata con 24 cm di XPS ed è in calcestruzzo cellulare autoclavato YTONG sismico isolato con un cappotto termico in EPS da 26 cm. La copertura piana è in legno lamellare isolata con 30 cm di XPS. I serramenti sono in legno con triplo vetro basso-emissivo.
Gli impianti della prima casa Passivhaus Plus in Italia
Per il riscaldamento e l’acqua calda sanitaria è stata installata una pompa di calore aria-acqua da 10 KW collegata ad un sistema di pavimento radiante a bassissima temperatura ed a un fan-coil reversibile caldo/freddo. Il pavimento radiante, a detta degli utilizzatori della casa, è utile soprattutto nelle zone dell’edificio esposte a nord, dove l’apporto di calore gratuito è quasi inesistente.
Un sistema di ventilazione meccanica controllata garantisce la qualità dell’aria negli ambienti interni, inoltre tutti gli elettrodomestici sono ad altissima efficienza e le luci sono a led. Il tetto piano dell’edificio ospita un impianto fotovoltaico da 6 KW ottimizzato dal sistema domotico. L’impianto per la produzione di energia rinnovabile è necessario per raggiungere i requisiti di produzione di energia richiesti per ottenere la certificazione Passivhaus Plus.
L’importanza dei committenti e degli utilizzatori
Attori principali per la progettazione e la realizzazione di casa t°P sono stati i committenti e fruitori della casa. Pierangela e Silvano sono una coppia di amanti della natura, con il sogno di abitare un edificio sostenibile. Hanno preso la decisione di donare la loro fiducia a dei giovani architetti amanti dell’innovazione affidandogli il progetto della loro nuova rivoluzionaria casa. I committenti della casa di Chiaverano hanno collaborato con gli architetti partecipando a tutti gli step di progettazione sin dall’inizio, pertanto sono consapevoli dei comportamenti da tenere per ottimizzare il comfort all’interno della loro nuova abitazione.
Le attenzioni specifiche che richiede la casa, segnalate dai proprietari, comprendono ad esempio il dover cambiare periodicamente i filtri per il sistema di ventilazione meccanica controllata, consultare il sistema domotico prima di mettere in uso gli elettrodomestici, gestire in modo ponderato l’apertura e chiusura delle finestre e delle porte stando attenti ad evitare inutili aperture verso l’esterno che comporterebbero sprechi.
In cambio di tali accortezze, negli ultimi due anni gli utilizzatori hanno speso solamente 2 euro al giorno per le bollette riguardanti il riscaldamento, il raffrescamento, l’acqua calda sanitaria e l’illuminazione della casa. Per quanto riguarda i guadagni in termini di comfort all’interno dell’edificio, Pierangela e Silvano apprezzano la luminosità degli ambienti interni e la temperatura omogenea, oltre che la sensazione di pace e silenzio che si può provare abitando in una casa che non solo è immersa nel verde, ma che ha un legame e che simboleggia un rispetto importante per la natura che la circonda.
- crediti fotografie © Arch. Davide Guerra