- scritto da Francesca Latini
- categoria Progetti
Modellazione parametrica per due torri di ventilazione in legno a Stoccolma
Lo studio svedese &Rundquist ha progettato due torri di ventilazione parametriche in legno, che si trovano rispettivamente a Värtan e Frescati due aree all’interno del National City Park a Stoccolma, in Svezia.
Le torri permettono la ventilazione del tunnel che attraversa parte della città, riducendo il livello di emissioni ai suoi ingressi grazie a un condotto che collega ogni tunnel alla sua torre e ad una progettazione ad hoc per permettere il corretto flusso di aria.
Tecniche di modellazione parametrica hanno consentito il controllo di una geometria che risponde sia a criteri funzionali che estetici, portando a due torri scultoree, la cui forma è enfatizzata dal rivestimento in fogli di legno di cedro che conferiscono un’immagine mutevole nell’arco del tempo e a seconda del punto di vista, accentuando l’unicità del progetto.
Una peculiarità di queste torri di ventilazione è legata alla loro forma e al materiale con cui sono state realizzate.
Il legno e la modellazione parametrica
L'inserimento in un contesto naturale come quello in cui sorgono, ha portato gli architetti ad utilizzare il legno come materiale, non solo di rivestimento. Si è cercato di sfruttare tutte le innumerevoli caratteristiche di questo materiale naturale tradizionale che al contempo ben si presta alla possibilità di creare opere moderne dalle forme anche complesse, ottenute tramite tecniche innovative come la modellazione parametrica tridimensionale e il conseguente taglio a controllo numerico.
La forma è stata ottenuta da studi sulla ventilazione naturale, per assicurare il corretto movimento dell’aria verso l’alto, congiuntamente a uno studio estetico, volto alla ricerca della forma che meglio si integrasse con l’intorno. Il solido alto 20 metri viene creato a partire da una sezione triangolare che ruota verso l’alto intorno al suo asse centrale, ricordando il movimento del flusso d’aria. Arrotondando i vertici del triangolo, il solido assume una forma organica che meglio si integra all’interno del paesaggio, mentre all’estremità la sezione si allarga permettendo all’aria di uscire con più facilità.
Il solido tridimensionale è stato studiato e ottenuto tramite modellazione parametrica che consente di ottimizzare e semplificare forme complesse trasformandole in un insieme di elementi più semplici che, rimontati insieme, permettono di ricostruire la sagoma della superficie complessa. In questo modo è possibile realizzare le singole parti tramite taglio di pannelli in legno, grazie all’utilizzo di macchine a controllo numerico (CNC). Successivamente alcune parti vengono montate insieme, trasportate sul luogo e unite tramite elementi metallici per generare l’intera opera. Tutto ciò permette una notevole diminuzione di tempi di costruzione, nonché una notevole semplificazione del processo di realizzazione di una forma di tale complessità.
- crediti fotografie © Robert Andersson ; Kasper Dudzik