- scritto da Laura Bertelloni
- categoria Progetti
Lark Rise: quando la casa diventa una fonte di energia
Lark Rise, progettata dall’architetto inglese Justin Bere, è una casa intelligente, autosufficiente che riesce a produrre il doppio dell’energia che utilizza perchè è essa stessa la sua fonte di energia. La casa indipendente, a nord-ovest delle colline di Chiltern nel Buckinghamshire, in Inghilterra, ha una superficie trattata di circa 175 mq e può ospitare comodamente 4 persone.
Lark Rise consuma il 97% in meno di energia dalla rete rispetto a una casa media nel Regno Unito, e produce più del doppio dell'energia consumata. Lark Rise mostra come la "rivoluzione energetica intelligente" può consentire al Regno Unito di essere alimentato interamente da energia rinnovabile. Tutto l’anno.
Lark Rise supera il modello delle casa passiva in circolazione.
La casa si auto-rifornisce ed esporta nella rete nazionale. Questo è possibile grazie alla combinazione di:
- Un sistema fotovoltaico da 12,4 kWp sul tetto
- Una batteria da accumulo da 13kWh
- Un veicolo elettrico
La combinazione di questi tre sistemi consente all'edificio di produrre tutta l'energia necessaria, anche per riscaldare la casa durante l’inverno. Tenendo comunque conto che, nelle stagioni più fredde, una casa passiva necessita di meno energia di una casa tradizionale per riscaldarsi.
La batteria accumula tutta l’energia in eccesso prodotta dal sole e che non andrà sprecata. In primis serve per alimentare il veicolo elettrico, comprendendo quanta energia sia necessaria per caricarlo e soprattutto quando. Inoltre serve a valutare il potenziale di un’auto elettrica come immagazzinatrice di energia, per se stessa e per la casa.
I sistemi meccanici ed elettrici di Lark Rise, progettati dall’ingegnere Alan Clarke, soddisfano la maggior parte dei fabbisogni energetici invernali. Una pompa di calore elettrica ad aria riscalda il pavimento, l’acqua sanitaria e l'aria, attivando un moto per il riciclo del calore.
Il monitoraggio accurato dei sistemi di Lark Rise mostra come le prestazioni termiche abbiano superato le previsioni, utilizzando metà dell’energia prevista.