- scritto da Chiara Nicora
- categoria Progetti
Tre "casedde" alle pendici dell'Etna trasformate in cantina enologica
Sul versante Nord dell'Etna a Castiglione di Sicilia in provincia di Catania su di un altopiano posto a 870 metri sul livello del mare, alcune "casedde", tipiche costruzioni rurali della zona abbandonate da tempo e in parte crollate, sono state recuperate e trasformate in cantina enologica. I progettisti Santi Albanese e Gaetano Gulino del Gruppo VID'A hanno operato rispettando il contesto dominato da un lato dal vulcano e dall'altro dai monti Nebrodi e Peloritani senza modificare le volumetrie e soprattutto utilizzando materiali tradizionali.
UNA CANTINA A IMPATTO ZERO GRAZIE AI BIOMATTONI
IL PROGETTO DELLA CANTINA
Il complesso è costituito da tre fabbricati disposti a "L" sulla porzione di terreno pianeggiante che si affaccia verso la valle del fiume Alcantara in modo da formare una corte con al centro una cisterna. Tutt'intorno la vegetazione invade ordinatamente il pendio della montagna: filari di vitigni alternati a muretti a secco fanno da cornice al complesso architettonico.
I tre distinti volumi, che sono costituiti da muri in pietra lavica e da coperture a doppio spiovente in legno di castagno e coppi siciliani, sono suddivisi per destinazione d'uso. L'edificio più grande ospita gli ambienti dedicati all'accoglienza e alla degustazione dei vini, il secondo è dedicato alla conservazione e all'affinamento del vino in botti di rovere, mentre il terzo fabbricato è adibito ad abitazione disposta su due livelli. Non è stato previsto uno spazio per la vinificazione.
I muri e i tetti sfondati sono stati ricostruiti tali e quali: materiali e tecnologie costruttive impiegati sono quelli che da sempre si utilizzano nella zona. Tutto il recuperabile è stato salvato e le partizioni interne aggiunte si sono limitate agli elementi necessari per l'inserimento dei bagni e degli impianti. L'unico intervento consistente è stato realizzato nell'edificio dedicato all'abitazione: la costruzione era fortemente danneggiata ed è stato necessario ristudiare l'impianto strutturale per adeguarlo alle norme sismiche, ma questo non ha implicato uno stravolgimento del volume che appare immutato.
- crediti fotografie © Santo Eduardo Di Miceli