- scritto da Emanuele Meloni
- categoria Progetti
Accupoli: il primo edificio italiano in compensato portante
Accupoli è un edificio pubblico polifunzionale in legno destinato a divenire simbolo di rinascita per una comunità martoriata dal terremoto. Il 24 Agosto 2016, un terremoto di magnitudo 6.0 devasta l’Italia centrale. Il 27 Maggio ad Accumoli (RI), viene inaugurato Accupoli, un centro polifunzionale e primo edificio italiano realizzato in compensato portante.
Ilprogetto Accupoli nasce da un’iniziativa dettata dal cuore e mossa dal sentimento, un gesto di umanità e solidarietà. L’occasione si è presentata ad Accumoli, in provincia di Rieti, città nota alle cronache per il triste evento del terremoto del 2016, che ha raso al suolo il centro abitato e provocato 241 vittime.
La risposta concreta all’emergenza è stata data dall’associazione Housing in Emergency for Life and People (H.E.L.P. 6.5), nata all’interno del Politecnico di Torino tra l’architetto e ricercatrice Lorena Alessio e un gruppo di alcuni ex studenti dello stesso ateneo, come Carola Novara, Chiara Mezzasalma, Francesca Turnaturi e Matteo Goffi.
Il progetto è frutto di una sinergia collaborativa tra l’architetto Lorena Alessio, il Politecnico di Torino ed il professor Hiroto Kobayashi del Kobayashi Maki Design Workshop (KMDW) di Tokyo.
“Accupoli è uno spazio pronto ad accogliere riunioni, conferenze e concerti. Ad agosto sono state posate le fondazioni ed il 22 settembre 2017 è partito ufficialmente il cantiere per il montaggio della struttura, che rappresenta il seme per la rinascita della vita culturale locale. Il termine dei lavori è previsto per la fine di novembre 2017” – afferma l’arch. Lorena Alessio.
Concept di Accupoli
Dal punto di vista architettonico, le forme del forme del centro polifunzionale Accupoli richiamano la tradizionale casa con tetto a capanna. Uno stereotipo che evoca il rifugio, il riparo, un posto sicuro. Due volumi identici per forma, diversi per dimensioni, ma uniti tra loro a formare un unico organismo funzionale.
Un edificio polifunzionale antisismico per Accumoli
Un edificio polifunzionale e flessibile, destinato a divenire simbolo di rinascita della comunità. Uno spazio di aggregazione e ritrovo, luogo di socialità e occasione di stare insieme. Per eventi, manifestazioni, concerti, sagre, condivisione di pasti, parole, idee.
Uno spazio più ampio, open-space, progettato per essere uno spazio di aggregazione, affiancato da un corpo più piccolo con funzioni di accoglienza, servizi igienici e cucina. In totale i due volumi occupano rispettivamente un'area di 116 e 58 metri quadrati.
Il processo produttivo degli elementi in compensato portante
L’edificio è pensato come un puzzle. Una serie di elementi, tagliati e sagomati con macchine CNC, tali da essere incastrati perfettamente l’un l’altro. Un sistema a secco totale, prefabbricazione estrema.
Il compensato in fogli di okumè, viene lavorato alle macchine CNC, tagliato e fresato lungo speciali direttrici. Ogni pezzo è così pronto, tale da essere solamente assemblato in cantiere.
Il sistema costruttivo del centro polifunzionale Accupoli
Il progetto ha come base di partenza il modello della Veneer House, dell’architetto giapponese Kobayashi e ne rappresenta una sua diretta evoluzione. Il team di progetto ha utilizzato, perfezionato e adeguato alla legislazione italiana la tecnologia giapponese. Il protagonista di questa prefabbricazione spinta ai massimi livelli, è il compensato di legno di okumè.
Ogni pezzo è studiato attentamente e tagliato lungo precise intersezioni che ne permettono la giunzione tra i vari elementi. Come un puzzle con kit di montaggio, ogni parte è pensata per essere assemblata a formare un insieme compiuto. Montaggio a secco, facile e veloce.
“La peculiarità del sistema costruttivo giapponese sviluppato dal prof. Hiroto Kobayashi della Keio University corrisponde all’impiego di giunti ad incastro realizzati mediante elementi in compensato. Il legno multistrato, o compensato, risulta essere leggero, facilmente maneggevole e con un buon comportamento strutturale nei confronti del sisma.” dice l’arch. Lorena Alessio.
“Al fine di ridurre al minimo l'uso degli strumenti durante il processo di costruzione, mi sono rivolto ai tradizionali sistemi a telaio giapponesi per ispirazione e giunzioni che non richiedono chiodi. Questi sono stati usati per assemblare pezzi pretagliati con una macchina CNC.”, afferma Hiroto Kobayashi
Il materiale: compensato portante di okumè
L’okumè è tipo di legno con eccezionali caratteristiche di durabilità. È considerato il più idrorepellente tra i legnami. Inattaccabile da muffe e tarli. È ideale per utilizzi in ambienti esterni, a diretto contatto con l’acqua.
Appartiene alla famiglia dei moganoidi, dal tipico colore rosato. A differenza del mogano, il suo costo è molto più contenuto. Ciò dipende dalla sua relativa abbondanza nell’Africa Equatoriale (Congo, Guinea, Gabon). È piuttosto leggero, di media densità, ha perciò ottime proprietà di isolamento termico.
Il pacchetto tecnologico in compensato di legno
La struttura portante in compensato è ricoperta da un guscio in policarbonato. Di seguito i dettagli tecnologici del pacchetto costruttivo.
La struttura in legno poggia su travi di fondazione in cemento armato, ed è rialzata rispetto al terreno di circa 1 metro. Ciò per proteggere la costruzione in legno dall’umidità di risalita proveniente dal terreno. Ciononostante, l’edificio fa dell’accessibilità il suo punto di forza. Una rampa e dei gradini ne permettono l’accesso a tutti, senza distinzioni.
Le coperture delle due strutture adiacenti, differiscono per la resa estetica dell’involucro. La copertura opaca - del volume più grande adibito ad auditorium - è avvolta da un manto in lamiera metallica che non lascia trapelare l’interno, mentre quella trasparente – della zona atrio, servizi e cucina - è caratterizzata dall’avere un guscio in policarbonato che lascia filtrare la luce naturale di giorno e, di notte, si tramuta in una lanterna, ben visibile da lontano.
- crediti fotografie © Francesca Turnaturi, Chiara Mezzasalma, Giorgio Gulmini