- scritto da Manuela Cappiello
- categoria Progetti
La città in un grattacielo. Tra sfida ingegneristica e comfort dell’abitare
Se ne parla da diverso tempo e ha riscosso attenzione da parte di opinione pubblica, tecnici e non: 3 mesi per costruire Sky City, un grattacielo eco–friendly a Changsha nel sud della Cina centrale, che ospiterà un intera città in verticale. I lavori per realizzare una torre di 838 metri di altezza e 220 piani dovrebbero cominciare il prossimo Giugno e diverrebbe l’edificio più alto al mondo, superando di 10 metri il Burj Khalifa di Dubai. Un vera sfida ingegneristica che non manca di suscitare polemiche per la rigidità della struttura e il comfort al suo interno.
Il progetto: Vetivertical City contro l’inquinamento di Shangai
Zhang Yue, fondatore e presidente del gruppo Broad Sustainable Building (BSB), ha costruito 16 edifici in Cina e nel 2011 ha realizzato un hotel di 30 piani in 15 giorni; con questa città in un grattacielo ed edifici di simile portata, Zhang mira a trasformare la BSB nel McDonald dell’edilizia sostenibile.
IL PROGETTO
Per il grattacielo Sky City il BSB ha acquistato 67300 mq di terreno per 63 milioni di dollari ed è prevista una superficie commerciale di 1.2 milioni di mq, comprendente tutti i servizi necessari in un unico edificio, tra cui:
- un ospedale;
- un hotel che potrà ospitare fino a 1000 persone;
- 5 scuole;
- uffici;
- negozi;
- più di 80000 mq di aziende agricole;
- campi da basket, tennis e piscine.
L’edificio ospiterà 17400 persone nelle 5000 residenze. Sono previsti 104 ascensori ad alta velocità e per chi vuole muoversi a piedi, un percorso di rampe per circa sei miglia.
Il grattacielo può definirsi una sfida ingegneristica perché è stato progettato per resistere a terremoti fino a 9 gradi della scala Richter oltre che resistere al fuoco per un massimo di 3 ore grazie ad un rivestimento in ceramica, permettendo di evacuare le persone in un tempo stimato di 15 minuti.
Grazie all’utilizzo di una tecnica rivoluzionaria di pannelli prefabbricati in acciaio, di cui ne è previsto l’impiego di 270.000 tonnellate, verrà adottato il sistema strutturale “bundled tube” consistente in un fascio di cilindri d’acciaio che uniti formano l’elemento portante e riducono il quantitativo di acciaio impiegato.
La costruzione e la produzione dei materiali avverrà in loco; inoltre i moduli di condotti dell’impianto idraulico, per l’acqua e per l’energia elettrica vengono spediti al sito e assemblati come dei Lego.
Sky City sarà più economico del Burj Khalifa, 1.5 miliardi di dollari in 5 anni versus 625 milioni di dollari in 90 giorni e oltre ai vantaggi dell’utilizzo di materiali da costruzione riciclati, per contribuire al risparmio energetico e al comfort dell’abitare, verrà usato:
- vetro a quattro strati che mantengono l’edificio a temperatura costante tra i 20° e i 27° C;
- pareti isolate da 8 pollici di spessore;
- impianto di cogenerazione;
- utilizzo di lampade a LED;
- alimentato da energia pulita in grado di abbattere i consumi energetici dell’80%.
Il ritardo nell’inizio dei lavori è stato a causa del lungo processo di approvazione del governo locale; attualmente hanno cominciato gli scavi e si prevede la posa nel mese di Giugno 2013.
Alcuni progettisti contestano la reale possibilità di realizzare una vera e propria città sviluppata in verticale di tale altezza con costi così bassi e in breve tempo, oltre alla presunta mancata rigidità della struttura, non in grado di supportare enormi forze orizzontali che porterebbe a oscillazioni instabili. Non ci resta che aspettare per vedere i risultati di questa “rivoluzione strutturale”...