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- categoria Criteri Progettuali
Riscaldamento domestico: opzioni eco-friendly e sostenibili
Soprattutto dopo l’approvazione della direttiva europea sulle case green, provvedimento comunitario che si propone di arrivare al 2050 con un parco edifici UE a emissioni zero, l’interesse sulle opzioni ecologiche per riscaldare la casa è aumentato. Le stufe a bioetanolo sono tra quelle più popolari del momento.
Funzionanti grazie a un combustibile rinnovabile, ricavato per la precisione dalla fermentazione di materie prime di origine vegetale, tra cui la canna da zucchero, hanno il vantaggio di essere caratterizzate da un’estetica molto gradevole, che si adatta alla perfezione a spazi arredati con mood raffinato.
Non è ovviamente l’unica opzione da considerare. Nelle prossime righe, ne vediamo altre che, in alcuni casi, possono anche essere integrate con l’alternativa appena descritta.
Riscaldamento con pompa di calore
Il riscaldamento con pompa di calore è un’altra alternativa molto valida da considerare quando si punta a migliorare l’efficienza energetica della casa.
Il suo funzionamento si basa su un processo di trasferimento di calore da un ambiente in cui la temperatura è più bassa a uno in cui, invece, è più alta. Entrando nello specifico, l’impianto procede alla sottrazione di calore dall’ambiente esterno, trasferendolo, successivamente, alle aree interne della casa.
Dal punto di vista fisico, questo processo è il contrario di quello che, spontaneamente, avviene quando un corpo caldo abbassa la temperatura.
Affinché il sistema della pompa di calore possa garantire efficienza, è cruciale che la differenza di temperatura fra l’interno e l’esterno sia il meno accentuata possibile.
Questo è il motivo per cui, quando si parla del sistema a pompa di calore, si fa presente il suo non essere adatto a tutte le situazioni. Se l’immobile da riscaldare si trova in un contesto caratterizzato da temperature estreme - è il caso, per esempio, delle case in montagna - si sconsiglia di installarlo.
Pannelli solari
Anche i pannelli solari possono essere presi in considerazione nel momento in cui si cerca un’opzione ecologica per riscaldare gli ambienti domestici.
Installando un impianto fotovoltaico sul tetto dell’immobile - la spesa ad esso relativa può essere detratta l’Ecobonus - è possibile, attraverso quest’ultimo, favorire la produzione di acqua calda sanitaria.
Questa soluzione è particolarmente vantaggiosa per l’ambiente non solo per via del riferimento totale a una fonte rinnovabile, ma anche per la possibilità di stoccare l’energia tramite sistemi di accumulo ad hoc, in modo da poterla utilizzare quando risulta necessario.
Stufe a pellet
Nell’elenco delle soluzioni da valutare quando si progetta il riscaldamento con un approccio ecologico rientrano anche le stufe a pellet.
Combustibile ricavato dal legno vergine che, ad oggi, ha un prezzo di poco superiore ai 5 euro per un singolo sacco da 15 kg, ha un forte potere calorifico. Ciò vuol dire che, a fronte di quantità ridotte di materiale, è possibile apprezzare un effetto rilevante dal punto di vista del riscaldamento degli ambienti interni.
Inoltre, a differenza di quanto accade con le stufe a gas, in questo caso non si ha a che fare con il rischio di esplosioni.
Al giorno d’oggi, è possibile trovare in commercio stufe a pellet con dettagli innovativi molto interessanti, tra cui la possibilità di procedere alla regolazione da remoto anche tramite app dello smartphone.
Come in molti casi, anche in questo c’è un rovescio della medaglia, legato in particolare ad alcuni contro pratici. Tra i principali spicca la necessità di procedere a una pulizia periodica dell’apparecchio.
Da non dimenticare, inoltre, è la necessità di avere a disposizione uno spazio di metratura adeguata per la conservazione dei sacchi di pellet. Essenziale è che sia asciutto, pulito e non troppo freddo. I sacchi, inoltre, non vanno mai messi per terra. Se non si fa attenzione a questi dettagli, il rischio è di rovinare il legno, compromettendo il suo potere riscaldante.
