- scritto da Annalisa Tirrito
- categoria Criteri Progettuali
Coperture per corti interne: materiali, caratteristiche ed esempi
La leggerezza e sostenibilità di tessuti e materiali sempre più sofisticati e resistenti alle intemperie ha consentito di sviluppare progetti di coperture per corti interne e far vivere questi spazi raccolti tra i palazzi sia d’estate che d’inverno, senza rinunciare alla luce naturale. Nell’articolo descriviamo dei progetti esempi per l’utilizzo di coperture per corti interne:
- il Chiostro del Bramante a Roma
- le corti del Castello di Faicchio in provincia di Benevento
- Foqus - Fondazione Quartieri Spagnoli a Napoli,
- la copertura di Palazzo Caracciolo a Napoli
- il Chiostro di Santa Caterina a Formiello, sempre a Napoli
- la copertura del Chiostro del Polo M9 - Museo del 900 a Mestre.
Le coperture per corti interne
Le moderne tecnologie e i materiali sempre più versatili per l’architettura tessile, hanno incoraggiato istituzioni, enti o proprietari privati di strutture di pregio, come le tipiche corti italiane, nate per ventilare e illuminare gli ambienti interni dei palazzi, o i chiostri rinascimentali a far progettare e realizzare coperture per corti interne speciali, affinché spazi prima poco sfruttati, potessero essere utilizzati tutto l’anno.
Le corti interne sono ambienti di grande bellezza estetica, che normalmente musei o alberghi utilizzano solo nei periodi estivi, purché non piova o non faccia troppo freddo. Ma la restante parte dell’anno restano inutilizzati e in alcuni casi rappresentano un problema di passaggio al freddo, per poter raggiungere altri ambienti dell’edificio.
Una soluzione però, adatta ad ogni tipo di struttura è possibile trovarla, preservando la luce naturale ed una compatibilità con permessi di sovrintendenze e tutele architettoniche varie: son le coperture per le corti interne dei palazzi.
Esempi di coperture per corti interne
Tra i migliori esempi di coperture per corti interne vanno menzionati il il Chiostro del Bramante a Roma e il Chiostro del Polo M9- Museo del 900 a Mestre.
La copertura del Chiostro del Bramante a Roma
Esempio eloquente è il risultato sorprendente ottenuto per la copertura del Chiostro del Bramante a Roma, firma di Eoss Architettura studio associato degli architetti Di Fusco e De Rosa specializzati in architettura tessile. L’intervento intende restituire la bellezza di un ambiente e la funzionalità dello stesso, ma col valore aggiunto di una vita alternativa. Per la copertura del Chiostro del Bramante a Roma, gli architetti hanno scelto un film trasparente spesso solo mezzo millimetro con ottima resistenza ai raggi UV, in grado di riparare dagli agenti atmosferici e, per la sua resistenza meccanica, coprire superfici anche molto ampie (nel caso del Chiostro del Bramante sono stati coperti 320 metri quadri).
Le coperture delle corti interne in Campania
A cavallo tra la pura costruzione e il valore sociologico che assume un luogo, pensando soluzioni scenografiche di architettura tessile innovativa o del tutto aerea e quasi invisibile, con la caratteristica di essere sempre poco impattante, è quanto avvenuto con gli interventi che lo Studio Eoss ha progettato e realizzato, per le corti del Castello di Faicchio in provincia di Benevento (una tensostruttura asimmetrica e perfettamente trasparente), Foqus - Fondazione Quartieri Spagnoli a Napoli, Palazzo Caracciolo (foto di copertina) ed ancora il Chiostro di Santa Caterina a Formiello, sempre a Napoli.
Per quanto riguarda la tecnologia e i materiali utilizzate per le coperture per corti interne, la copertura tessile della corte interna di Palazzo Caracciolo (foto di copertina) è una membrana parzialmente trasparente che parte da un pilastro centrale ed è tensionata perché agganciata al parapetto del palazzo. E’ realizzata con una membrana in fibre di vetro rivestite di silicone, altamente tecnologica, resistente e leggera. Meno stupefacente è la copertura del Chiostro di Santa Caterina a Formiello, suddivisa in moduli quadrati a loro volta ripartiti in quattro e coperti con un film trasparente. Un intervento non molto pulito ma ugualmente efficace.
La copertura del Chiostro del Polo M9 - Museo del 900 a Mestre
Interessante e pertinente, la scenografica copertura del chiostro cinquecentesco del Museo del Novecento M9 di Mestre, realizzata dal gruppo Serge Ferrari, rendendo agibile l’ampio chiostro conventuale anche nelle giornate di maltempo. Realizzata con materiali quali vetro e acciaio, garantendo il comfort termico e acustico, la copertura trasparente ha creato una nuova piazza per la città, luogo di incontro e scenario di pregio per festival, concerti e iniziative culturali.
E proprio in funzione di questa sua destinazione pubblica, il Chiostro è stato dotato di una moderna tensostruttura leggera e resistente. Perché l’esigenza delle diverse strutture, è perlopiù simile, accomunate dalla corte centrale scoperta, nata per ventilare e illuminare al meglio gli ambienti interni dei palazzi, ma che oggi, a distanza di secoli dalla loro realizzazione, può avere nuova vita come spazio aumentato, nel rispetto del monumento, con una copertura removibile.
Grazie alle coperture per corti interne è possibile utilizzare gli ambienti, facendo tesoro degli antichi dettami architettonici, partendo dall’impluvium, utilizzato da greci, etruschi e romani, la vasca quadrangolare a fondo piatto per raccogliere l'acqua piovana all’interno dell’atrio scoperto, passando alle corti, tipicamente italiane e mediterranee, da esaltare nella loro funzione moderna e sostenibile. Così l’idea progettuale, seguita da un corretto studio di fattibilità, mantiene le caratteristiche di ventilazione e luminosità, in un ambiente coperto da velario di grande fascino e da utilizzare al meglio anche nei giorni freddi o di pioggia.