Costruire l’ambiente. Gli strumenti e i metodi della progettazione ambientale

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Costruire l’ambiente”

, testo scritto da Marco Casini ed edito nel 2009, indaga metodi e strumenti per una corretta progettazione dell’organismo edilizio alla ricerca di soluzioni coerenti con la tanto ricercata sostenibilità ambientale. L’involucro di un edificio infattiè contemporaneamente delimitazione spaziale e rappresentazione architettonica e, nel corso degli anni, quello che poteva essere un mero rivestimento – portante o semplicemente di tamponamento – ha assunto un ruolo primario nei nuovi progetti all’insegna della bioarchitettura e nei processi di riqualificazione energetica.

Approfondimenti: Emergenza ambientale e progettazione architettonica

Purtroppo spesso, anzi quasi sempre, si tende a bypassare l’importanza dell’intorno, cioè di tutto ciò che interagisce con un manufatto, e quella che viene considerata “sostenibilità ambientale” altro non è che un palliativo per offrire apparente comfort agli utenti mediante tecnologie non propriamente sostenibili.

La prima parte del “Costruire l’ambiente” approfondisce aspetti e strumenti del variegato quadro normativo sulla sostenibilità ambientale in continua evoluzione che, a partire dagli anni ’90, col recepimento della normativa europea, è prima diventato di dominio nazionale per finire con l’essere una materia gestita a livello regionale e in taluni casi anche provinciale, viste le peculiarità del territorio italiano. Una linea comune da seguire per la normativa sulla sostenibilità ambientale è quella relativa al cosiddetto life cycle thinking che in definitiva è un modo di agire pensando all’edificio nel suo ciclo di vita completo, valutandone gli impatti sull’ambiente di ogni sua parte.

CONSIDERAZIONI
Oltre ad un’approfondita parte teorica, il “Costruire l’ambiente” propone strumenti, metodi e soluzioni tratte da casi reali di progettazione in cui sono presi in considerazione diversi parametri che vanno dall’impatto ambientale all’analisi costi benefici dell’intervento stesso, in modo da adeguare al contesto specifico le soluzioni individuate come probabili.

Consultando la terza parte del testo emerge in maniera evidente un’impostazione incentrata sulle attuali disposizioni alla certificazione di sostenibilità (vedi ad esempio Protocollo ITACA) che mirano a porre l’attenzione sulla qualità delle singole porzioni di edificio, dei suoi componenti, dei materiali impiegati e delle relative caratteristiche energetiche globali scaturenti dal complesso delle peculiarità dell’edificio stesso.
Molto utili le numerose illustrazioni e tabelle comparative e riassuntive che rimandano alla teoria affrontata nei paragrafi.

Sommario

Presentazione
Prefazione

PARTE PRIMA aspetti normativi e metodologici
1. Il quadro di riferimento normativo
2. Il percorso progettuale

PARTE SECONDA L’analisi del contesto
3. Il territorio
4. Parametri meteoclimatici
5. La qualità ambientale

PARTE TERZA Le soluzioni progettuali
6. La forma e l’orientamento degli edifici
7. L’involucro edilizio
8. I materiali
9. Gli impianti tecnici

Appendici
A1. Studio del soleggiamento di un edificio
A2. Dimensionamento dei sistemi schermanti delle superfici vetrate
A3. Illuminazione naturale: calcolo del fattore medio di luce diurna
A4. Comportamento termico di una chiusura opaca
A5. Verifica dell’assenza di condensazioni nelle pareti opache mediante diagramma di Glaser
A6. Unità di misura e tavole di conversione
A7 Normativa nazionale in materia di edilizia e urbanistica

Indice analitico
Riferimenti bibliografici

Trattandosi di un libro che abbraccia moltissimi dei temi riguardanti la sostenibilità degli edifici, si consigliano ulteriori approfondimenti ed il confronto continuo con la normativa in materia di efficienza energetica e sostenibilità edilizia.
Al termine della lettura di “Costruire l’ambiente” ci permettiamo di porre alcuni quesiti sullo stato dell’arte dell’edilizia nel nostro paese: oggi si concepisce il costruito pensando davvero all’utenza che lo andrà ad occupare? Viene rispettato pienamente quanto normato dalla Direttiva 89/106/CEE, relativa ai materiali da costruzione? Oggi si tiene conto non solo di chi l’edificio lo abita, vi lavora, vi staziona o anche dei “vicini” e dell’ambiente circostante?

Queste domande sorgono evidentemente da una constatazione della situazione reale rispetto a quanto ci si propone e a quanto prescritto dalla legge. Probabilmente siamo ancora molto propositivi e poco concreti e non può essere certo un testo – per quanto valido – a darci maggiore spinta nell’attivarci. Tuttavia la lettura di Costruire l’ambiente – Gli strumenti e i metodi della progettazione ambientalesarà molto utile per capire che la sostenibilità in edilizia non è così complicata e costosa da perseguire!

Scheda tecnica del libro
Titolo: Costruire l’ambiente – Gli strumenti e i metodi della progettazione ambientale
Formato: 240x280 mm
Editore: Edizioni Ambiente (collana Costruire)
Pagine:399 (stampate su carta riciclata al 100%)
Data pubblicazione: Ottobre 2009
Autori:Marco Casini – Presentazione a cura di Fabrizio Orlandi (Professore Ordinario di Tecnologiadell’Architettura e Cultura dell’Ambiente alla Sapienza – Università di Roma).
ISBN: 9788896238295
Lingua: Italiano

Autori
Marco Casini, Ingegnere e dottore di ricerca in Ingegneria Ambientale, è attualmente Ricercatore universitario in Tecnologia dell’Architettura presso la Facoltà di Architettura Valle Giulia della Sapienza Università di Roma, ove insegna Tecnologia dell’Architettura, Tecnologie per l’Igiene Edilizia e Ambientale e Certificazione ambientale. Esperto di ambiente ed edilizia sostenibile, svolge la sua attività di ricerca nei campi della Bioarchitettura e dell’efficienza energetica presso il Dipartimento Industrial Design Tecnologie (ITACA) ed il Centro di Ricerca Interdisciplinare Territorio, Edilizia, Restauro e Ambiente (CITERA). È componente del collegio dei docenti del dottorato di ricerca in “Risparmio energetico e microgenerazione distribuita” presso il CITERA. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche.

Estratto
“L’organismo edilizio, i suoi componenti, gli impianti, gli elementi di finitura e gli arredi fissi devono essere realizzati con materiali che non emettano gas, sostanze aeriformi, polveri o particelle dannosi o molesti per gli utenti, sia in condizioni normali sia in condizioni critiche (ad esempio sotto l’azione di elevate temperature d’irraggiamento diretto o di impregnazione d’acqua); devono inoltre conservare nel tempo tale caratteristica. In particolare ai sensi della Direttiva 89/106/CEE, relativa ai materiali da costruzione, l’opera edilizia deve essere concepita e costruita in modo da non compromettere l’igiene o la salute degli occupanti o dei vicini e in particolare in modo da non provocare: sviluppo di gas tossici, presenza nell’aria di particelle o di gas pericolosi, emissioni di radiazioni pericolose …(…)”

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Mariangela Martellotta

Mariangela Martellotta Architetto

Architetto pugliese. Prima di decidere di affacciarsi al nascente settore dell’Ecosostenibilità lavorava nel settore degli Appalti Pubblici. È expert consultant in bioarchitettura e progettazione partecipata. Opera nel settore della cantieristica. È membro della Federazione Speleologica Pugliese.