- scritto da Rosaria Agueci
- categoria Progetti
Sostenibilità nel cuore di Istanbul: la palazzina residenziale nel quartiere di Galata
Ci troviamo ad Istanbul, nel quartiere di Galata (anticamente anche detto Pera), nel cuore del centro storico della zona europea: l’antico centro finanziario della città, dove per lungo tempo hanno vissuto i genovesi (tra il 1273 ed il 1453, quando l’area fu conquistata dall’Impero Ottomano). A Tatar Beyi Sokak, sorge una nuova palazzina residenziale, esempio di sostenibilità architettonica, che ha trovato ubicazione in un lotto intercluso del tessuto storico el’ha fatto, a parer nostro, in una maniera gradevole, originale ma rispettosa del contesto. Vediamo insieme come!
Edifici ecosostenibili e tecniche costruttive in Turchia
COLLOCAZIONE E DATI TECNICI
Se ci addentriamo nelle scoscese stradine del quartiere di Galata, che anticamente ospitava le banche della città, troveremo un tessuto urbano caratteristico ed unico, dove il nuovo e l’antico convivono, dove locali, negozi ed abitazioni celano i fasti di una città dal passato millenario.
In questo contesto, a poca distanza dalla famosa torre di Galata, a circa 130 metri, si trova un lotto di pressappoco 1000 mq, sul quale sorge una palazzina ad uso residenziale di 5 piani, che comprende 8 appartamenti da 80 mq ciascuno ed un grande attico di 190 mq, che gode di un’ottima vista della città ed è distribuito su 2 piani.
Il progetto e la realizzazione risalgono al 2011, ad opera dello studio di progettazione “Alataş Architecture & Consulting” (Ahmet Alataş, Emre Açar, insieme a Özge Güngör Ülüğ, Dilan Yüksel, Emir Elmaslar, Gabriella Colacicco).
I CRITERI ARCHITETTONICI E STRATEGIE SOSTENIBILI
La sostenibilità del progetto di Istanbul parte dall’analisi del sito, ovvero le caratteristiche climatiche e micro–climatiche, le condizioni naturali al contorno ed i percorsi solari annuali; inoltre considera il contesto urbano (sociale ed economico) del quartiere Galata, nonostante sembri del tutto privo di rapporti con esso.
Il sistema impiega materiali convenzionali, ma trova soluzioni spaziali nuove anche grazie all’applicazione delle innovazioni tecnologiche offerte nel campo delle costruzioni.
L’edificio ha il prospetto principale esposto verso sud–est, mentre quello che si faccia sull’interno dell’isolato è orientato a nord–ovest, nel completo rispetto delle dimensioni e degli allineamenti con gli ingombri degli altri edifici che compongono l’isolato.
Il risultato finale è un edificio che nella sua originalità rispetta le norme urbanistiche, con un rapporto razionale ed equilibrato con l’altezza degli edifici circostanti.
EDIFICIO E BIOCLIMATICA
La funzione portante dell’edificio è affidata ad una struttura costituita da setti in calcestruzzo armato: quelli laterali risultano privi di aperture verso l’esterno, rispettando lo schema del tessuto urbano, altri 2 sono posti in posizione baricentrica a sostegno delle scale.
La distribuzione spaziale è molto funzionale: le scale sono collocate al centro della pianta, separano i 2 appartamenti presenti in ciascun piano, distribuiscono bene i flussi di accesso ed ottimizzano gli spazi al massimo.
L’organizzazione degli spazi degli appartamenti segue i principi dell’architettura bioclimatica, perciò vedono gli ambienti di cucina e soggiorno esposti a sud–est, in modo da sfruttare al massimo la luce solare; le camere da letto ed i bagni sono, invece, esposti a nord–ovest.
L’involucro è una pelle in legno e vetro: l’assenza di elementi portanti sui due prospetti garantisce l’assenza di ingombri ed una luminosità ottimale per una città come Istanbul, caratterizzata da un clima continentale e che in inverno vede cieli cupi e nuvolosi. Il legno in facciata è usato per creare una serie di lamelle orizzontali: un valido schermo solare contro il sole e l’eccessivo calore estivo. Le lamelle arrivano fino alla copertura, che chiude l’edificio con due falde, in accordo agli edifici circostanti.
I prospetti non sono convenzionali e piatti secondo una superficie completamente verticale, ma creano un movimento con linee a zig–zag che originano superfici triangolari: nuove prospettive e una originale maniera di far entrare la luce naturale all’insegna della sostenibilità.
